Il dicastero delle politiche agricole del Paese delle Aquile ha ospitato un evento plenario con United Nations Women, Ambasciata della Repubblica Italiana e Agenzia per la cooperazione decentrata allo sviluppo

Relatori d’eccezione il Ministro onorevole Anila Denaj e il nostro Ambasciatore Marco Alberti
Si rafforza la centralità del ruolo della Donna nei piani finalizzati allo sviluppo rurale soprattutto nelle regioni del Nord del Paese delle Aquile. In questa direzione, vengono in evidenza i progetti multilaterali che coinvolgono le istituzioni diplomatiche e ministeriali e le organizzazioni dei donatori internazionali, e l’occasione per delineare bilanci, stato dell’arte e prospettive è arrivata dalle celebrazioni per la festa della Donna.
In particolare in data 7 marzo, con la partecipazione del Ministro Anila Denaj e dell’Ambasciatore Marco Alberti, United Nations Women, in qualità di Ente esecutore, ha presentato, nella sede del dicastero dell’Agricoltura in Tirana, il progetto dal titolo “Consolidare il ruolo della donna nello sviluppo rurale nel Nord dell’Albania”, che mette a disposizione 2,1 milioni di euro prevedendo il coinvolgimento di una platea di operatori istituzionali, rappresentanti della società civile e futuri beneficiari.
Il progetto viene realizzato con il sostegno del Governo Italiano, attraverso l’operato dell’agenzia AICS Tirana, e si svolge in collaborazione con i dicasteri all’agricoltura e alla sanità del governo albanese con una particolare attenzione dedicata alle aree della parte settentrionale del Paese, dove maggiori sono i fenomeni dello spopolamento e della migrazione in uscita, mentre molto significative potrebbero essere le possibilità di uno sviluppo produttivo sostenibile in senso agrituristico.
Agenzia Aics, con base a Tirana, opera in special modo nelle contee di Scutari, Dibra, Bulqiza, Malesi e Madhe sulla scorta di almeno quattro obiettivi fondanti: sostenere l’imprenditorialità femminile come fattore di emancipazione e di protagonismo sociale nel processo di crescita territoriale basilare; rafforzare i servizi contro la violenza di genere agendo in rete con percorsi di valorizzazione dell’autonomia abitativa, economica e professionale; favorire iniziative nell’agricoltura e nell’artigianato; migliorare la capacità delle istituzioni locali di elaborare e realizzare politiche per le Donne, la cui effettiva inclusione nelle dinamiche socio economiche a livello macro potrebbe avere un effetto moltiplicatore sui tassi di crescita del prodotto interno lordo come confermato dal ruolo del settore primario fonte di buone prassi in merito.



