RAMA: “NELLA UE, L’AGRICOLTURA ALBANESE POTRÀ CONTARE SU 300 MILIONI DI EURO ANNUI”

0
14

Il Premier della porta delle Aquile: “Abbiamo sposato la cultura dell’incentivo alla produttività e alla riqualificazione di processi e prodotti, in luogo del sussidio fine a se stesso che si sarebbe tradotto soltanto in un tentativo di sopravvivenza di interi settori rurali. Le statistiche sul turismo e sulle esportazioni ci hanno dato ragione”

Il Premier Edi Rama e la Vicepremier Belinda Balluku a Divjaka, Fier, sud Albania 

Il Primo Ministro Edi Rama ha fatto tappa oggi all’azienda zootecnica e lattiera “Vjen”, realtà modello che, grazie alla linea prescelta dei sussidi incentivanti, ha aumentato la propria capacità produttiva, riuscendo a produrre fino a 19 tonnellate di litri di latte al giorno.

Assieme alla Vicepremier Belinda Balluku, alla Direttrice dell’Agenzia per lo sviluppo rurale Ardita Kuci, al Viceministro Dimitri Kote, il Capo del governo ha assistito da vicino all’intero processo di alimentazione e mungitura delle mucche, ricevendo le attestazioni di gratitudine degli imprenditori del luogo, i quali hanno riepilogato i progressi a cui hanno potuto accedere in virtù del regime di aiuti così strutturato: “Avevamo una capacità di circa 1050 capi, oggi siamo a 1700 e speriamo di raggiungere i 2000 nei prossimi anni. Abbiamo cercato di non aumentare troppo il loro numero, ma di adeguarlo il più possibile alla necessità di produrre cibo in quantità significative valorizzando il lavoro e le risorse locali. Le 19 tonnellate di latte giornaliere vengono così conferite a 4 fabbriche operanti in Albania. Se non ci fossero stati i finanziamenti del Governo statale e dell’Unione Europea, non avremmo potuto realizzare questi progressi in così poco tempo, sarebbero occorsi altri due o tre anni mentre siamo operativi dal 2021”.

Rama ha evidenziato che la possibilità di conseguire simili livelli produttivi può essere ottenuta per il tramite dell’unione e dell’associazionismo, altro obiettivo che il suo Governo ha perseguito con determinazione: “È l’unione che fa la qualità e innalza il livello. L’altra novità è rappresentata dalla linea di finanziamento del fondo sovrano da 250 milioni di euro che abbiamo introdotto per il tramite della Banca d’Albania, che rende esponenziale l’efficacia e l’impatto del sostegno. Infine dobbiamo assolutamente compiere il grande passo per entrare a far parte a pieno titolo dell’Unione Europea, perché solo con riferimento al settore agricolo e primario riceveremo direttamente 300 milioni di euro annui, una cifra altrimenti inimmaginabile e che presuppone coesione e impegno a innalzare lo standard qualitativo grazie alle risorse comunitarie di Bruxelles che permettono l’assorbimento dei maggiori costi iniziali necessari, inclusi quelli connessi al reperimento del veterinario che dovrà provvedere ai test di salubrità e sicurezza del prodotto finale destinato alle tavole dei consumatori. Per questo è fondamentale completare il processo di recepimento normativo e di allineamento dell’ordinamento locale albanese entro il 2027, perché ciò si tradurrà nella definitiva totale apertura del mercato dei 27 alle eccellenze agroalimentari made in Albania”.