Il Presidente del Consiglio dei ministri ha visitato oggi la Contea e la città di Valona per incontrare operatori turistici, amministratori locali, imprenditori del luogo e responsabili della società civile. Il cantiere del futuro sito museale rappresenta uno dei punti di massimo orgoglio per il bagaglio patriottico e solidale del Paese delle Aquile

“Ha appena iniziato a trovare attuazione, sul territorio comunale di Vlora, un progetto dedicato alla storia cittadina e nazionale che richiama valori preziosi come l’ospitalità e l’umanesimo del Popolo locale nel corso dei secoli e del Novecento in special modo. Il Museo Ebraico nazionale è il progetto più recente che è stato scelto per essere costruito a Valona, che un tempo era l’epicentro assoluto di tale comunità nel nostro Paese – ha ricordato Edi Rama – Il Museo sorgerà nell’ex quartiere ebraico, nella piazza principale della città, vicino ad altri tre musei: quello dell’Indipendenza, quello storico e quello etnografico, che nel complesso formeranno una Cittadella culturale diffusa”.
Il Capo del Governo ha avviato i sopralluoghi assieme al Ministro dell’Economia, Cultura e Innovazione Blendi Gonxha e alla Viceministro Lira Pipa, informandosi sullo stato di avanzamento dei lavori iniziati un mese fa: “L’intervento merita una presentazione più approfondita, perché l’oggetto non si estende solo al sito interessato dalle protezioni e dalle impalcature, bensì riguarda un intero insieme urbano, dove si sente lo spirito del restauro di quello che una volta era chiamato quartiere ebraico. La costruzione è estremamente complessa, saranno realizzati diversi rinforzi, con strutture in vetro uniche in tutta l’Albania e peraltro rarissime nel resto del mondo”.
“È molto importante che tutti capiscano che questo Museo è una pietra mancante nel mosaico globale di Valona e dell’intera Albania. La storia del salvataggio degli Ebrei da parte degli Albanesi è una storia patriottica e solidale straordinaria, indipendentemente dalla collocazione religiosa di ciascuno. Bisogna poi tenere presente che con l’istituzione della linea aerea diretta con Israele, inizia nel modo migliore la richiesta da parte dei turisti israeliani di venire qui nel nostro Paese, portando progetti a elevato valore aggiunto nel turismo, nell’economia, nella tecnologia”.
Il direttore tecnico dei lavori del Museo ebraico ha affermato che si tratta di un oggetto protetto, ma è nel suo inserimento nel contesto urbano che si percepisce lo spirito del restauro del quartiere, con tutto il senso dell’ospitalità albanese: “Il rivestimento sarà composto per il 98 per cento da pietre albanesi e per il 2 per cento da pietre israeliane, dove quella pietra e la loro storia personificano il legame che hanno con il Paese”. La conclusione dei lavori e l’inaugurazione del sito culturale sono attese entro il 2026.





