Nel proprio pungente editoriale video, andato in onda come di consueto sul tg 4 piemontese, il banchiere scrittore ha messo in evidenza, nuovamente, le indubbie capacità comunicative della Presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni, grazie alle quali è stata distolta l’attenzione rispetto alle questioni che attanagliano la vita giornaliera dei cittadini e le possibili frizioni nel campo della politica estera e atlantica
Che cosa c’entra il manifesto di Ventotene – isola ponziana del mare Tirreno nella provincia di Latina – con le liste d’attesa nella sanità pubblica? C’entra eccome, e non per il formato della locandina come le espressioni letterali lascerebbero intendere. C’entra poiché il documento programmatico redatto nel 1941 dagli esuli politici lì confinati dall’allora regime fascista – in primis Rossi e Spinelli – per fondare “un’Europa libera e unita”, è stato utilizzato dalla Premier Giorgia Meloni, nella seduta parlamentare svolta alla vigilia del Consiglio dei ministri europeo sul piano di riarmo (o Difesa comunitaria), per distrarre in modo massivo l’attenzione da quelle che si sarebbero potute evidenziare come delle potenzialmente palesi divisioni, dentro la coalizione di governo, sui temi della politica estera, del rapporto con l’America di Trump e della vicenda in atto per una tregua fra Russia e Ucraina ai sensi della dottrina dell’attuale Presidente sovranista degli Stati Uniti e della Casa Bianca.

In tal modo, la bagarre inevitabilmente scoppiata sul manifesto in questione – di cui sono stati richiamati ad arte alcuni passaggi storicamente non più attuali (come quelli sulla messa in discussione del diritto di proprietà privata) – ha oscurato tutti gli altri problemi quotidiani relativi alle liste d’attesa chilometriche nella sanità pubblica, alla crescita di prezzi al consumo e bollette che falcidiano i salari reali, alla produzione industriale ancora in calo.

E se Ventotene è un’isola, il dibattito politico rimane così confinato alla più totale astrazione rispetto alla realtà giornaliera.



