UE. M5S: BEI RESTI BANCA DELLO SVILUPPO, NO A PRESTITI DI GUERRA

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La banca europea degli investimenti ha dimostrato negli anni di essere un valido strumento al servizio dell’economia e delle pmi per promuovere lo sviluppo regionale, l’innovazione, la ricerca e progetti nel campo dell’istruzione e la sanità.
Tuttavia le cose stanno cambiando e in peggio.
In un incontro in Lussemburgo con i vertici e i funzionari di Bei, fra i quali la Vicepresidente Gelsomina Vigliotti, abbiamo espresso la nostra ferma opposizione alla trasformazione di questo Istituto pubblico in una banca che presta denaro per progetti militari e legati alla guerra.
Il raddoppio degli investimenti nel settore della difesa previsto nel 2025 non farà altro che distrarre dagli obiettivi tuttora presenti nel suo Statuto e contribuirà ad alimentare una spirale di odio, insicurezza e diffidenza.
L’Unione europea non può e non deve tradire i suoi valori fondanti, per questa ragione non possiamo che stigmatizzare questo cambio di paradigma della BEI e la invitiamo a proseguire sui binari della coesione e della sostenibilità che erano stati il suo fiore all’occhiello.
Infine, con estremo rammarico in Lussemburgo abbiamo appreso che l’Italia ha ottenuto appena il 5% dei finanziamenti totali legati all’housing o all’edilizia popolare, mentre la Francia il 28% e la Germania il 24%.
Il governo Meloni deve focalizzarsi sugli alloggi a basso prezzo perché in troppe città la situazione sta diventando insostenibile”, così in una nota congiunta Pasquale Tridico e Gaetano Pedullà, europarlamentari del Movimento 5 Stelle.