PENSIONI FRA ITALIA E ALBANIA: OK ALLA LORO ATTUAZIONE AMMINISTRATIVA

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L’annuncio del Ministro del Governo Rama, titolare del dicastero dell’economia e dell’indicazione, onorevole Blendi Gonxha: vantaggi per oltre mezzo milione di cittadini Albanesi e anche per alcune migliaia di Italiani

I primi provvedimenti esecutivi, seguiti alla definitiva ratifica del trattato binazionale sulla sicurezza sociale e previdenziale da parte del Parlamento italiano, sono stati firmati in data odierna dall’onorevole Olta Manjani, Viceministro del Paese delle Aquile con delega all’economia, e dall’onorevole Marina Calderone, rappresentante del Governo Meloni e titolare del dicastero del lavoro e delle politiche sociali e del welfare.

Il Ministro dell’Economia, della Cultura e dell’Innovazione, Blendi Gonxha, ha pertanto annunciato, in data odierna, l’avvenuta apposizione della firma sull’accordo esecutivo volto a garantire l’attuazione del trattato sulle pensioni fra Roma e Tirana per il ricongiungimento delle carriere professionali e lavorative, nel lavoro sia autonomo che dipendente, e conseguentemente dei contributi pensionistici che potranno essere cumulati e reciprocamente riconosciuti con un automatismo normativo, cosicché l’assegno di quiescenza potrà essere fruito appieno nel Paese di residenza finale del lavoratore interessato.

La firma è stata apposta dal Viceministro Olta Manjani, durante un incontro speciale con l’onorevole Marina Calderone. “L’intesa amministrativa – spiega in tal senso Olta Manjani – apre la strada alla sua effettiva operatività, e apporterà benefici concreti ai cittadini Albanesi e ai lavoratori interessati a partire dal mese di giugno di quest’anno. Questo passo rappresenta un momento importante di svolta per rafforzare la cooperazione internazionale e migliorare le condizioni degli albanesi che vivono e che lavorano in Italia. Si prevede – ha concluso l’onorevole Olta Manjani – che a beneficiare del riconoscimento reciproco delle pensioni saranno circa 500.000 Albanesi residenti e lavoratori in Italia, nonché i cittadini Italiani che viceversa hanno designato l’Albania come destinazione residenziale e professionale”.