Il Premier dal centro congressi di Malpensa gremito dai cittadini e dalle famiglie della diaspora: “Il voto dell’undici maggio non è fra sinistra e destra, ma fra Europa e palude”
Nel proprio intenso e articolato intervento, anche un grazie alla “sorella Giorgia (Meloni)” per l’accordo sulle pensioni, e un preciso piano di politica economica destinato, entro il 2030, a portare il prodotto interno lordo annuo a 35 miliardi di euro e il reddito pro capite a 15.000 euro annui

La donazione di una speciale maglia juventina personalizzata contrassegnata dal numero 5, omaggiata a Edi Rama in apertura di lavori congressuali dal mitico atleta e centrocampista bianconero Alessio Tacchinardi, sta a simboleggiare la funzione e la collocazione del PS nella disfida elettorale ufficialmente avviata ieri: un posizionamento post ideologico oltre la sinistra e la destra, per il definitivo ingresso dell’Albania nel club comunitario della UE, la ventottesima stella dell’Unione, e per il conseguimento del passaporto dell’Unione che assegnerà pari opportunità e libertà e pari diritti ai cittadini schipetari su un mercato di circa 600 milioni di abitanti, senza più trafile burocratiche o procedurali alle frontiere.
Esattamente come ribadito dal Ministro onorevole Taulant Balla, nel proprio messaggio di saluto, e come sottolineato dal Premier che ha parlato a braccio per 45 minuti sullo sfondo scenografico delle immagini della rinascita sociale e turistica dell’Albania.
Inevitabile un riferimento alla campagna elettorale portata avanti dalla coalizione della destra radicale, classica alleanza “contro” formata da oltre 20 sigle partitiche: “A chi accusa il mio Governo di avere subito arresti o inchieste, ricordo che il Partito Socialista, in dodici anni di amministrazione pubblica, ha espresso decine di Ministri e di Viceministri e centinaia di pubblici amministratori locali, dando prova di capacità di buongoverno e di gestione trasparente dei territori. Le indagini giudiziarie di cui parla la “destra della palude” traggono origine dalla piena applicazione della riforma della Giustizia che è nata proprio dall’iniziativa dei Socialisti e che i nostri oppositori continuano ad avversare, a migliore conferma del fatto che non abbiamo guardato e non guardiamo in faccia a nessuno, quale che sia la parte politica coinvolta. E questo rafforza, non indebolisce i nostri meriti”.

Rama, di fronte a un centro congressi gremito all’inverosimile a Milano Malpensa, ha concluso che, per la prima volta, le elezioni politiche per il rinnovo del Parlamento si caratterizzano per una valenza che va oltre i partiti tradizionali e per essere una sorta di referendum netto che chiama in causa anche gli elettori e i simpatizzanti storici di buon senso, e sono molti, del centrodestra albanese: il referendum della scelta fra il conseguimento del passaporto comunitario, facendo dell’Albania la ventottesima stella della UE, e il ritorno funesto nella palude del passatismo.
Dir politico Alessandro Zorgniotti






