La democrazia italiana non deve diventare uno stato di polizia

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Gli avvocati Eugenio Losco e Mauro Straini – che peraltro sono anche i miei avvocati – hanno sollevato una questione di costituzionalità contro il cosiddetto decreto sicurezza. Sostengono, giustamente, che manchino le “ragioni di necessaria e straordinaria urgenza” che dovrebbero giustificare provvedimenti di questo tipo.

E hanno perfettamente ragione: quale sarebbe l’urgenza, se non quella – tutta politica – di procedere con la trasformazione dell’Italia in uno Stato sempre più autoritario? Il governo, oltre ad attaccare la magistratura ogni volta che la legge limita l’esercizio di un potere che vorrebbero illimitato, ora pensa di poter scavalcare impunemente anche il Parlamento. Il che, purtroppo, non mi sorprende, vista la matrice fascista.

Ma non deve passare. Sostengo con forza l’iniziativa di Mauro e Eugenio, e tutte quelle che, auspicabilmente, seguiranno per contrastare il pacchetto sicurezza. Dobbiamo unire le forze e agire su tutti i fronti: nelle piazze, nei tribunali, nelle istituzioni e nei luoghi della vita sociale.

Ilaria Salis