Il film, premiato con numerosi riconoscimenti, ha acceso la scintilla di un percorso di cambiamento: incontri nelle scuole superiori presso lo Spazio Scena (ex sede del cineclub Filmstudio), dove studenti e insegnanti si confrontano, riflettono e si confrontano sulla storia di Sciarra, vivendo una vera e propria catarsi.
L’approccio innovativo del progetto Ikos mira a creare un dialogo aperto tra vittime e aggressori, tra passato e presente, per smantellare i pregiudizi e promuovere empatia. Tra le iniziative, spicca la partecipazione di Enrico Maria Carraro Moda, attore e regista teatrale, ex bullo che si confronta con il suo passato, aiutando i giovani a riflettere sui propri comportamenti.
E ancora, incontri con esperti legali come l’avvocato Rosangela Pisano e Gianni Fulvi, e supporto psicologico con la dottoressa Michela Savino, per offrire strumenti concreti di crescita e consapevolezza.
Il risultato è un’esperienza di psicodramma collettivo, un momento di profonda riflessione e trasformazione, dove studenti e professori affrontano i propri demoni e riscoprono la forza dell’arte come strumento di cambiamento. La seconda fase del progetto invita gli studenti a esprimersi attraverso l’arte: scrivere canzoni pop, ideare soggetti cinematografici e raccontare le proprie esperienze di trauma e rinascita.
I migliori lavori avranno l’opportunità di essere realizzati, dando vita a una canzone interpretata da un artista pop e a un cortometraggio che testimoniano come l’arte possa curare le ferite, trasformare il dolore in speranza e accendere nuove luci nel cuore dei giovani.
Ikos dimostra che, con il potere dell’arte e della condivisione, possiamo costruire un futuro più inclusivo, empatico e libero da pregiudizi. Perché il cambiamento parte da qui, da noi, e dalla forza di un messaggio che non si arrende.



