Il primo ministro canadese Mark Carney si e’ impegnato ad avviare la piu’ grande trasformazione economica dalla fine della seconda guerra mondiale, per costruire un paese “forte” in grado di resistere agli Stati Uniti di Donald Trump.
Nella sua prima conferenza stampa dopo la vittoria elettorale del Partito Liberale, tenutasi lunedi’, Carney e’ apparso molto determinato.
Noto per la sua capacita’ di soppesare le parole, il premier ha affermato di essere “in politica per fare grandi cose, non per essere qualcosa”. L’ex banchiere centrale e’ riuscito a convincere gli elettori canadesi di essere il candidato giusto per affrontare la guerra commerciale e le minacce di annessione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Il rapporto tra i due vicini e’ la “priorita’ immediata” del suo governo, ha affermato, annunciando che martedi’ si rechera’ a Washington per incontrare il presidente americano.
Poiche’ le discussioni si concentrano sulle “attuali pressioni commerciali” e sulle “future relazioni economiche e di sicurezza” tra i due Paesi, non e’ prevista alcuna “fumata bianca” al termine dell’incontro. Secondo Carney, il vecchio rapporto tra i due Paesi basato sulla “crescente integrazione” e’ “finito”. La domanda ora, ha detto, “e’ come le nostre nazioni coopereranno in futuro”.
Per affrontare questa crisi senza precedenti, il premier ha fatto appello all’unita’. Un messaggio sostenuto dai principali partiti come i Conservatori, principale forza di opposizione, e il Bloc Que’be’cois, terzo partito presente in Parlamento.
“Ci aspetta un periodo incredibilmente emozionante, mentre prendiamo in mano il controllo del nostro destino economico per creare una nuova economia canadese”, ha affermato ancora Carney.
Il primo ministro, che ha guidato le banche centrali di Canada e Inghilterra, ha assicurato che i dazi sui prodotti americani rimarranno in vigore finche’ saranno in vigore le misure di Washington. A tal fine, ha promesso di abolire le barriere doganali esistenti tra le province del Canada entro il primo luglio, ma anche di rafforzare “i partenariati commerciali con alleati affidabili”. Il Canada, ha sottolineato, “ha cio’ di cui il mondo ha bisogno e noi rappresentiamo i valori che il mondo rispetta”.



