Friedrich Merz è stato eletto cancelliere della Germania al secondo turno con 325 voti a favore. Un colpo di scena seguito a un altro di poche ore prima. In mattinata, a sorpresa il leader dell’Unione Cdu-Csu non era infatti riuscito a ottenere i voti sufficienti per essere eletto al primo scrutinio tenuto al Bundestag: aveva raccolto 310 preferenze, rispetto alle 316 necessarie. A conti fatti, a Merz erano mancati 18 voti dalle file della sua maggioranza, formata assieme ai socialdemocratici dell’Spd. La seconda votazione, che sulla carta sarebbe potuta avvenire fra 14 giorni, è stata concordata per la giornata stessa.
A Merz erano mancati i voti della sua maggioranza
Come stabilito dall’articolo 63 della Costituzione, per l’elezione a cancelliere erano necessari almeno 316 voti, su un totale di 630 deputati. La maggioranza di Merz, chiamata Grosse Koalition, prima degli scrutini aveva 328 voti a disposizione, dunque solo 12 in più rispetto a quelli necessari. Al primo turno per Merz avevano però votato 310 parlamentari a favore, 307 contro, tre si erano astenuti e un voto era risultato non valido. Al secondo scrutinio, li ha invece recuperati quasi tutti, conquistando 325 preferenze.
Perché Merz non è stato eletto al primo scrutinio: cosa è successo
Merz è dunque riuscito a ricucire nel giro di poche ore quello che gli analisti hanno interpretato come uno strappo all’interno del suo partito, dove una frangia di deputati sarebbe stata più incline a trattare con l’ultradestra dell’AfD piuttosto che con i socialdemocratici. Resta da capire se e con quali concessioni.



