Gae Aulenti. LA GAE sarà in libreria dal 27 maggio

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L’8 maggio per l’apertura della 19. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia è in programma un incontro sulla figura dell’architetta

Il libro Gae Aulenti. LA GAE, a cura di Giovanni Agosti ed edito da Electa, sarà in tutte le librerie dal 27 maggio 2025. Sarà inoltre disponibile in anteprima a Milano nello store di Triennale Milano in occasione della 24ª Esposizione Internazionale, a Venezia nei bookshop Electa della Biennale Architettura 2025, e a Torino per il Salone del Libro, nello stand Einaudi-Electa.

Giovedì 8 maggio alle ore 10.30, nell’ambito di GENS, public program della 19. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, si terrà nello Speakers’ Corner alle Corderie dell’Arsenale un incontro che approfondirà la figura di Aulenti.

Intitolato The Life and Times of Gae Aulenti, il talk vede coinvolti Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano, Giovanni Agosti, curatore della pubblicazione e della mostra Gae Aulenti (1927-2012), Nina Artioli, Direttrice dell’Archivio Gae Aulenti e co-curatrice della mostra, e Nina Bassoli, curatrice per architettura, rigenerazione urbana e città di Triennale Milano e co-curatrice della mostra.

L’appuntamento sarà una discussione sul ritratto di Gae Aulenti, una storia umana e professionale tra le più intense del Novecento italiano, sviluppata attorno alla sua natura curiosa e collettiva, capace di unire i molteplici mondi dell’architettura e spesso di andare oltre i suoi confini.

Gae Aulenti. LA GAE

In questo volume, sesquipedale e irreplicabile, si trova un ritratto di Gae Aulenti (1927-2012), che nasce dall’esperienza della mostra tenutasi tra il 2024 e il 2025 presso Triennale Milano. Mostra e monografia sono state realizzate in collaborazione con Archivio Gae Aulenti.

La spina dorsale è costituita da una cronologia, che dal 1927 al 2012 segue l’architetto in un intreccio ininterrotto di testimonianze, scandite ad annum, dove la vita personale e quella professionale sono inestricabilmente connesse. Il discorso è affiancato, pagina dopo pagina, da un’iconografia totalmente rinnovata, la cui sequenza segue passo passo il filo delle parole, l’entrata in scena dei progetti, il farsi e disfarsi degli spettacoli, l’aprirsi e il chiudersi dei cantieri.

Gli accostamenti alla protagonista cambiano nel corso delle pagine: ai primi piani si alternano scene di massa, dove lei è solo un elemento; alle zoomate fanno seguito i voli d’uccello, cosicché la rigidità della maglia cronologica, talvolta si slarga e si slabbra per lasciare posto ad affondi, che qualcuno potrebbe prendere per divagazioni.

Non mancano una cronologia degli scritti dell’architetto e un regesto degli oltre ottocento progetti.

La montagna si scala anche attraverso un indice dei nomi, così da rendere il libro un portolano della cultura, non solo architettonica, della fine del Novecento. In questa cavalcata i generi, storiografici e letterari, si mischiano: e la Gae che ne esce è ben diversa da quella che si crede di conoscere, per sentito dire o per luoghi comuni.

Triennale Milano

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