Il Consiglio di vigilanza della Banca centrale d’Albania ha approvato, nella giornata di ieri, una pluralità di interventi per proseguire sulla strada della riduzione degli oneri finanziari e per razionalizzare il mercato dei prestiti immobiliari ai privati evitando l’eccesso di indebitamento, alla base dei concetti di educazione e inclusione finanziaria
Il Governatore Gent Sejko ha dichiarato ieri pomeriggio, nel corso della periodica conferenza stampa presso la sede centrale dell’istituto di emissione e di governance della politica monetaria, che “le misure assunte riguardano la definizione di un tetto massimo per il prestito in relazione al valore dell’appartamento o dell’immobile come garanzia, e di un limite massimo tra la rata del prestito e il reddito del debitore/mutuatario. Abbiamo inoltre introdotto una raccomandazione relativa alla scadenza del prestito, principalmente per i mutuatari individuali e privati cittadini che raggiungono l’età pensionistica, così da tutelare la quota di reddito disponibile e da evitare una eccessiva erosione dello stesso da parte della componente debitoria”.
L’onorevole Sejko ha specificato che “il limite massimo del valore del prestito come garanzia per i prestiti, denominati in valuta locale Lek, sarà dell’85 per cento per la prima casa e dell’80 per la seconda casa o pee quella in affitto, mentre in valuta estera sarà rispettivamente del 75 e del 70 per evitare il rischio di cambio”.
Sejko ha spiegato che l’obiettivo è fare in modo che il settore bancario standardizzi l’attività di prestito durante il processo di erogazione dello stesso, secondo criteri di ragionevolezza e sulla base di un rapporto fra garanzie e prestito pari al 70 per cento. La Banca d’Albania ha fissato un tetto massimo che include l’attività di prestito corrente con obiettivi di tutela preventiva della clientela al dettaglio e affidataria”.
Al fine di favorire un giusto flusso di liquidità, il Consiglio di vigilanza della Banca d’Albania ha deciso, nella di mantenere invariato al 2,75 per cento il tasso di interesse di base denominato in Leke, in maniera da assicurare i necessari flussi di liquidità volti a mitigare gli effetti del rafforzamento continuo del tasso di cambio del Lek nei confronti delle valute estere principali, ossia euro, sterlina britannica e dollaro statunitense.



