La Campania si piazza terza in Italia – il 60% ha meno di 35 anni sui giochi on line

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Un’analisi interna di BonusFinder Italia sui comportamenti digitali legati al gioco online rivela un dato chiave: oltre il 60% degli utenti italiani ha meno di 35 anni. È la percentuale più alta tra i principali mercati digitali mondiali, con una presenza giovanile che supera nettamente quella di Stati Uniti, Regno Unito e Canada.

Ricerca completa disponibile sul nostro blog: https://www.bonusfinder.it/notizie/intrattenimento/bonus-online-e-gioco-numeri-e-tendenze

Secondo i dati raccolti negli ultimi 12 mesi, il 31,57% degli utenti italiani rientra nella fascia 18-24 anni, seguita dal 29,25% tra i 25 e i 34 anni. Al confronto:

  • Negli USA la fascia 18-24 è al 15,1%

  • Nel Regno Unito al 20,8%

  • In Canada francofono solo al 6,87%

Fascia d’età

Italia

Stati Uniti

Canada EN

Canada FR

Regno Unito

18-24

31,57%

15,13%

15,11%

6,87%

20,80%

25-34

29,25%

30,98%

36,44%

35,71%

31,78%

35-44

20,91%

28,03%

25,54%

27,90%

23,16%

45-54

12,26%

16,10%

14,25%

17,39%

14,78%

55-64

3,83%

6,83%

5,89%

7,01%

5,30%

65+

2,19%

2,94%

2,77%

5,12%

4,19%

Italia: Il gioco online è anche un fattore geografico – Ecco le 5 regioni con più utenti attivi

Regione

% del totale nazionale

Lombardia

33%

Lazio

17%

Campania

7.95%

Sicilia

6.45%

Piemonte

5.41%

Il fenomeno non è solo generazionale: le regioni del Nord Italia mostrano una concentrazione altissima di utenti attivi nel gioco online:

  • Nord Italia – 50,2% degli utenti attivi (con Lombardia al 33% da sola)

  • Sud e Isole – 26,3% (spiccano Campania e Sicilia)

  • Centro Italia – 23,5% (trainato dal Lazio)

Parola all’esperto: Andrea Panico, PR Manager BonusFinder Italia

“Il fatto che il gioco online coinvolga principalmente gli under 35 è uno specchio del nostro tempo. I giovani vivono un ecosistema digitale in cui il ‘valore aggiunto’ è la normalità, ma spesso questo si sovrappone a fragilità economiche. Il gioco online diventa una scorciatoia, una speranza, una distrazione. Serve più etica, più trasparenza e soprattutto più educazione.”

A rendere il quadro più complesso c’è il fatto che il confine tra intrattenimento e azzardo si è fatto sempre più sottile. Le loot boxes nei videogiochi, le microtransazioni, i giochi freemium, tutti questi elementi hanno introdotto una cultura del rischio-rendimento che si insinua fin da giovanissimi.

È facile, in questo contesto, che un bonus online nei casinó non venga percepito come qualcosa di rischioso, ma semplicemente come “un altro gioco”.

Questo non significa che siamo davanti a una generazione “malata di gioco”. Al contrario, spesso si tratta di curiosità, voglia di provare, o persino semplice noia. Ma è proprio per questo che serve una comunicazione più etica e consapevole. Se i giovani sono il target principale, il nostro compito non è solo conquistarli, ma anche proteggerli.