Questa mattina, nel contesto dell’annuale edizione della cerimonia indetta a Torino dal magazine Banca Finanza, il Presidente dell’ABI ha ricevuto una prestigiosa targa che ne riconosce il decisivo ruolo svolto a favore dell’evoluzione del settore bancario come veicolo prioritario di crescita e di sviluppo in senso anche etico oltre che socio-economico di carattere macro e generale

Se oggi è stata la giornata degli Oscar, il “Re” degli stessi è stato assegnato al vertice dell’Associazione bancaria italiana Antonio Patuelli: alla consegna materiale dello stesso hanno proceduto il Professor Beppe Ghisolfi, direttore del Magazine Banca Finanza artefice dell’evento rappresentativo di un appuntamento oramai atteso ogni anno sotto la Mole Antonelliana, e l’editore prof. Gianluigi Gola, assieme alla madrina e già Miss Italia Eleonora Pedron.
Ghisolfi, che di Patuelli è storico amico e stretto collaboratore, nel procedere al conferimento del Premio ha motivato lo stesso con “il costante impegno del Presidente Patuelli nel sostenere la stabilità del mondo bancario promuovendo trasparenza, etica e innovazione”.
La giornata si è svolta attraverso la nomina degli encomi e degli attestati che sono stati attribuiti, per ciascuna classe giuridica e dimensionale, agli istituti di credito distintisi per maggiore capacità redditiva, solidità patrimoniale e articolazione organizzativa, caratteristica che permette agli enti bancari, in maniera sussidiaria fra gli stessi, di presidiare fisicamente territori altrimenti non facilmente raggiungibili dai servizi digitali e automatizzati.
È di questi giorni la notizia di un calo ulteriore dello spread, ossia del differenziale fra i BTP italiani e i corrispondenti titoli tedeschi del debito pubblico, alla cui calmierazione il settore bancario italiano da sempre concorre mantenendo nei propri bilanci uno stock importante di buoni pluriennali del Tesoro sottraendoli alle eccessive oscillazioni esterne del mercato dei capitali. Come ha più volte ricordato in precedenza il Presidente Patuelli, la forza del debito pubblico italiano è la sua caratteristica di essere l’espressione di una parte significativa del risparmio diffuso che le famiglie italiane hanno scelto di accantonare nella sottoscrizione di obbligazioni statali e di titoli garantiti dallo Stato.



