PRODA: POLIZIA DI STATO FATTORE ESSENZIALE DI LEGALITÀ E DIFESA DEL CITTADINO

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Il Direttore generale delle forze dell’ordine civile della Repubblica d’Albania è intervenuto nel corso della conferenza odierna con gli Allievi del ciclo di studi superiori del Ministero dell’Interno del Governo francese, presentando il ruolo e la missione dell’Istituzione in divisa, la struttura organizzativa e le riforme volte alla sua modernizzazione

L’onorevole Proda ha sottolineato l’importanza della cooperazione internazionale e ha ribadito quanto sia decisivo, in un contesto sempre più interconnesso dei fenomeni illegali e criminali, coordinare le sfide e le transizioni riformatrici che la Polizia di Stato deve affrontare nell’adempimento del proprio dovere nei confronti della difesa dei cittadini contro le minacce fisiche e ibride.

“La Polizia di Stato ha attraversato e sta attraversando processi di innovazione con l’obiettivo di aumentare la professionalità, la trasparenza e la fiducia del pubblico. Sono stati compiuti numerosi sforzi per modernizzare l’infrastruttura, aumentare le capacità gestionali e di intervento attraverso la formazione e la preparazione all’uso di tecnologie moderne per le indagini e il controllo sul territorio. La Polizia di Stato è una Istituzione chiave per il funzionamento della Repubblica e per la protezione dei cittadini sempre più sottoposti a pericoli di tipo fisico e ibrido. Ulteriori riforme, professionalità e cooperazione con la comunità europea e con le realtà omologhe degli Stati partners, sono irrinunciabili ai fini del continuo miglioramento del servizio che ci compete a presidio dell’ordine e della sicurezza sociale e collettiva”, ha affermato Proda.

Nel corso della conferenza sono intervenuti, inoltre, il direttore del Dipartimento di Polizia criminale, Neritan Nallbati, e il direttore del Dipartimento per le frontiere e le migrazioni, Saimir Boshnjaku. Nallbati ha presentato le numerose operazioni condotte dal Dipartimento di Polizia Criminale, in collaborazione con le forze dell’ordine nazionali e straniere, mentre Boshnjaku ha riflettuto sulla trasformazione delle attive di frontiera in termini di aumento della forza preventiva e repressiva contro i crimini frontalieri.