Il titolare del Dicastero dell’economia, cultura e innovazione, nonché deputato di nuova elezione al Parlamento nazionale scaturito dal voto popolare generale dello scorso 11 maggio, ha siglato una storica convenzione con la delegazione diplomatica della UE e con il Gruppo banca mondiale per l’attivazione di strumenti finanziari grazie ai quali saranno realizzati una serie di parchi per insediamenti produttivi basati sui principi della decarbonizzazione e delle emissioni tendenti a zero
Il Ministero dell’Economia, Cultura e Innovazione (MEKI) e la Società finanziaria internazionale (IFC), facente parte del Gruppo Banca mondiale, hanno firmato un accordo di cooperazione per rafforzare lo sviluppo di aree attrezzate a vocazione eco-industriale. La firma rappresenta un passo fondamentale nello sviluppo del quadro normativo necessari per consentire la trasformazione in senso sostenibile delle zone a destinazione manifatturiera in Albania, in linea con gli standard ambientali della UE e con l’Agenda verde redatta e deliberata per i Balcani occidentali.
Alla cerimonia della firma hanno partecipato il Ministro delegato Blendi Gonxha, l’Ambasciatore Silvio Gonzato, e il Country Manager Javier Suarez.
L’onorevole Gonxha, ringraziando le autorità presenti e contraenti, ha annunciato che, attraverso il Western Balkans Investment Framework (WBIF), l’obiettivo è quello di “raggiungere risultati cruciali tesi a migliorare il quadro normativo, aumentare le capacità istituzionali amministrative e decisionali e promuovere il coinvolgimento attivo del settore privato nell’uso delle tecnologie verdi. L’accordo è in linea con l’impegno del Governo Rama verso un futuro industriale eco-compatibile, equamente diffuso e inclusivo per il Paese delle Aquile, per affrontare e sostenere il cammino di decarbonizzazione della manifattura del nostro Paese, ancora non adeguatamente sviluppata. La firma con la Società Finanziaria Internazionale (IFC), e quindi con la Banca mondiale, non è un atto formale, simboleggia semmai un impegno congiunto per qualificare l’impronta ecologica, oltre che tecnologica, di aree attrezzate come le due zone franche Teda Tirana e il Durana tech park di Durazzo Xhafzotaj. Altri parchi, inoltre, sono in fase di ottenimento delle licenze nei confronti di costruttori privati”.
L’Ambasciatore Gonzato, nel proprio intervento, ha ricordato che le misure racchiuse nei piani di assistenza ordinaria della Commissione di Bruxelles, in questa fase con proiezione al 2027, porteranno a un raddoppio stabilizzato dell’attuale tasso di crescita del PIL. La dote per il capitolo eco industriale è fissata in 1,6 milioni di euro, di cui 600.000 immediatamente attivabili.



