Lo spiega MOW con video e foto esclusive
Milano – Prosegue la campagna di accuse in TV da parte della popolare trasmissione Le Iene, contro l’ex attore, regista e produttore di cinematografia per adulti, Rocco Siffredi: testimonianze crude e drammatiche che, senza denunce all’autorità e senza prove oggettive, restano sospese nell’ambiguo limbo del racconto televisivo.
Come evidenzia con video e fotografie esclusive il magazine MOW (mowmag.com), durante l’ultima puntata del noto programma Mediaset è andata in onda una testimonianza anonima:“una donna vedova con una figlia”, come ha raccontato intervistata dall’inviata de Le Iene. Pur tuttavia la giornalista di Mediaset ha dimenticato di informare i propri telespettatori che la figlia dell’accusatrice della sesta puntata è l’accusatrice del primo episodio della lunga campagna di accuse in TV contro Rocco Siffredi.
Come illustra in dettaglio e in esclusiva il magazine lifestyle di AM Network, pare infatti che l’accusatrice anonima che i telespettatori di Mediaset hanno sentito raccontare in TV di una presunta “estorsione” durante la puntata del 20 maggio, è la madre dell’accusatrice anonima che ha raccontato di presunte violenze sul set nella prima puntata dell’8 di aprile.
La testata giornalistica lifestyle del gruppo AM Network, sottolinea la curiosa scelta editoriale del programma televisivo nazionale di non informare i propri telespettatori circa l’esatto svolgimento dei fatti e il legame familiare tra le due testimoni anonime, ovvero un’informazione molto importante ai fini della comprensione della vicenda da parte del pubblico della tv.
La storia completa, in esclusiva solo su MOW:


