La 78esima edizione del Festival di Cannes assegna il premio più ambito al film ‘Un simple accident‘ dell’iraniano Jafar Panahi con Madjid Panahi, Ebrahim Azizi, Vahid Mobasseri, Mariam Afshari. È la storia di un meccanico che scopre che un suo cliente è il vecchio aguzzino di quando era in prigione: prima di mettere in atto la sua vendetta vuole essere certo che si tratti di lui.
“Per il cuore e la tenerezza, per la libertà ritrovata, per la vita nuova” ha detto Juliette Binoche assegnando la Palma d’Oro. Panahi è figura simbolo del dissenso in Iran, ha realizzato il film dopo anni di censura e repressione: per oltre un decennio gli è stato vietato di lasciare l’Iran ed è stato in carcere. Il film nasce proprio dai racconti raccolti durante la sua detenzione.
“La cosa più importante è la libertà del nostro Paese. Credo che sia il momento per chiedere a tutti gli iraniani che sono nel mondo: mettiamo da parte problemi, le differenze. Che nessuno osi dirci ci dica come vestirci, cosa fare, come comportarci”, è l’appello del regista dissidente iraniano Jafar Panahi dal palco del festival di Cannes. “Il cinema – sottolinea – è una società, nessuno ha il diritto di dirci cosa fare, cosa non fare”.
Panahi ha ringraziato la sua famiglia “per tutto il tempo in cui sono stato in prigione e non sono stato con loro e poi tutta l’èquipe che mi ha permesso di fare questo film”.


