Mauro Bressan: “Conte artefice un autentico capolavoro. Inter? Il PSG è più forte, ma mi aspetto una partita di grande orgoglio dai nerazzurri”

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L’ex calciatore Mauro Bressan ha rilasciato un’intervista esclusiva ai microfoni della testata News.Superscommesse.it.
La stagione di Serie A appena conclusa il tema principale: Bressan si è espresso sui verdetti dell’ultima giornata e sui singoli percorsi dei club. Nell’estratto seguente, le parole di Bressan sul Napoli campione d’Italia e sull’Inter, ormai proiettata alla finale di Champions League del 31 maggio contro il PSG.
Napoli campione d’Italia e quarto scudetto vinto con Antonio Conte, il quale entra di diritto nella storia del club partenopeo. Cosa insegna questa vittoria e quale significato assume per il club del patron Aurelio De Laurentiis, oltre che per tutto il calcio italiano?
“Ci sarebbero tante cose da dire. La prima è fare i complimenti a tutti, perché è stato un successo incredibile di tutta la società, non soltanto della squadra; poi, questo campionato ha dimostrato che non vince sempre chi spende di più per allestire una rosa competitiva, perché è da tenere in considerazione che il Napoli ha un monte ingaggi piuttosto importante, ma resta ben al di sotto rispetto ad altre società che ambivano al traguardo dello scudetto, in particolare l’Inter e la Juventus; anche De Laurentiis ha fatto investimenti importanti, acquistando dei calciatori consoni alle esigenze di Conte, ma è anche vero che ha ceduto un campione del calibro di Kvaratskhelia.
(…) Dedicarsi esclusivamente alla preparazione settimanale per un solo obiettivo è molto più agevole che dover pensare anche agli impegni extra (…); quest’ultimo aspetto, però, non toglie valore a questo bellissimo risultato, oltre che ampiamente meritato, perché il Napoli ha vinto, soprattutto, grazie a un grandissimo allenatore, il quale è stato pressoché perfetto nel compiere un autentico capolavoro (…)”.
Dopo aver lasciato la Coppa Italia in semifinale e archiviato il campionato al secondo posto, l’Inter è pronta a disputare contro il Paris Saint-Germain la gara più importante della sua stagione. Quale finale c’è da aspettarsi dalla squadra di Simone Inzaghi e cosa ne pensa della compagine allenata da Luis Enrique?
“Indipendente da come andrà questa partita e per quel che si è visto finora, l’Inter ha disputato una stagione più che positiva, perché è rimasta sempre sul pezzo per affrontare a viso aperto tutte le avversarie.
(…) Naturalmente, qualora l’Inter dovesse vincere la Champions League, la dimensione di questi sforzi diventerebbe gigantesca, ma, pensando all’avversario, mi viene da dire che il Paris Saint-Germain di quest’anno è davvero fortissimo e complessivamente lo è più dell’Inter.
Con Luis Enrique si è sviluppata una qualità di gioco che negli ultimi mesi è venuta fuori ad altissimi livelli, oltre che essere emersa una squadra con un temperamento molto solido. Fa veramente male quando attacca, specialmente con la presenza di Barcola e Kvaratskhelia sugli esterni, oltre quella di Doué che, pur giovanissimo, è già un talento; ci sono alcuni che sono una garanzia, come Dembelè in avanti, Vitinha e Fabián Ruiz a centrocampo; lo stesso si può dire del reparto difensivo, tra cui proprio l’ex Hakimi.
Ce ne sarebbero altri da elencare, perché questa è una squadra che di giocatori scarsi proprio non ne ha. Ripeto, resta una gara difficilissima e l’avversario è tra i più scorbutici, ma l’Inter resta l’Inter, quindi mi aspetto di vedere una partita di grande orgoglio da parte dei nerazzurri”.