I giudici bloccano i dazi di Trump: “Illegali”. La Casa Bianca fa ricorso

0
8

Una corte federale americana ha emesso una sentenza che blocca la maggior parte dei dazi che il presidente Donald Trump ha imposto ai sensi dell’International Emergency Economic Powers Act (IEEPA), una legge del 1977 mai invocata prima sulle tariffe.

La sentenza, emessa da una giuria di tre giudici del Tribunale del Commercio Internazionale con sede a New York, arriva dopo diverse cause legali secondo cui Trump, nell’imporre largamente dazi internazionali, ha oltrepassato la sua autorità, scatenando il caos economico.

L’ordinanza, spiega la Cnn, riguarda i dazi universali del 10% introdotti il 2 aprile nel cosiddetto “Giorno della Liberazione” e i dazi “reciproci” più elevati imposti (e poi sospesi) a circa 60 paesi, i dazi volti a impedire l’ingresso del fentanyl, i dazi del 30% imposti da Trump sulla Cina e quelli del 25% su alcuni beni importati da Messico e Canada.

Non pregiudica, invece, i dazi del 25% su auto, ricambi auto, acciaio o alluminio, che sono soggetti alla Sezione 232 del Trade Expansion Act.

I giudici si sono pronunciati a favore di una “ingiunzione permanente”, che potrebbe bloccare le misure tariffarie prima ancora dei possibili “accordi” con i partner commerciali degli Usa, e hanno indicato un periodo di dieci giorni per provvedimenti amministrativi “per rendere effettiva l’ingiunzione”. La maggior parte dei dazi, ma non tutti – spiega la Cnn – verrebbero così bloccati se la sentenza venisse confermata.

Le motivazioni del blocco dei dazi

Almeno sette cause legali hanno contestato i dazi, fulcro della politica commerciale di Trump.

Le tariffe commerciali con l’estero in genere, devono essere approvate dal Congresso: ma Trump sostiene di avere il potere di agire perché i deficit commerciali del Paese costituiscono un’emergenza nazionale.

Il presidente ha imposto dazi in vari passaggi alla maggior parte dei Paesi del mondo, in gran parte usandoli come leva negoziale ma provocando anche enormi fibrillazioni nei mercati finanziari.

I ricorrenti hanno sostenuto che l’IEEPA del 1977 non autorizzi il presidente all’uso dei dazi.

Anche se lo facesse, affermano che il deficit commerciale non soddisfa il requisito della legge secondo cui un’emergenza può essere dichiarata solo in presenza di una “minaccia insolita e straordinaria”. Di insolito e di straordinario non c’è alcunché, visto che Gli Stati Uniti registrano un deficit commerciale con il resto del mondo da 49 anni consecutivi.