UI TORINO E SIMEST METTONO IN VETRINA LE PMI SUBALPINE

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Meeting on-line stamane con Unione industriale Torino e Gruppo Simest sul tema dei fondi a sostegno delle missioni estere e dei piani di sviluppo internazionale delle aziende torinesi e subalpine, in applicazione del protocollo d’intesa bipartisan in ambito fieristico

A introdurre i lavori è stato il dr Giancarlo Somà, responsabile settore area credito e finanza dell’Unione industriale del capoluogo subalpino, mentre in rappresentanza di Simest, società della galassia di Cassa depositi e prestiti, è intervenuta come relatrice la dottoressa Federica Ingrosso.

A destra nella foto, il dr Giancarlo Somà 

A dare il proprio benvenuto associativo alle diverse decine di partecipanti accreditati sulla piattaforma di UI Torino, sono state Cristina Tumiatti e Gabriella Bocca, Vicepresidenti rispettivamente di Piccola industria e Unione industriale sistemica, le quali hanno sottolineato l’assoluta funzionalità di questi eventi volti a esplicare, con chiarezza interattiva e applicativa, le opportunità messe a disposizione dal Fondo ex legge 394, “uno degli strumenti principe che sarà oggetto di un incontro in presenza nel mese di giugno, presso la nostra Sede, sul tema della internazionalizzazione commerciale e della proiezione del made in Italy e in Piemonte, che ha nelle strutture produttive e manifatturiere medio/piccole uno snodo essenziale ma spesso singolarmente non nelle autonome condizioni di accedere alle possibilità promozionali esistenti sui mercati d’oltre frontiera”.

La dr.ssa Federica Ingrosso, funzionaria Simest competente sui bandi ex Fondo 394

L’evento si è pertanto incentrato sulle modalità di aiuto alle realtà imprenditoriali diffuse per sostenere la partecipazione delle stesse a fiere e mercati di rilevanza estera ai fini di un ampliamento del loro perimetro di operatività e di destinazione.

“La finanza agevolata – ha ribadito la dottoressa Ingrosso – è il tipo di intervento principe, poiché si è rivelato essere il più sostenibile e accessibile, sebbene in ottica “de minimis” per rispettare le norme della UE sugli aiuti di Stato, oltre al fatto di non entrare nella cosiddetta Centrale rischi. Il segmento fiere ed eventi è quello richiesto in misura maggiore, dal momento che rappresenta il biglietto d’ingresso della PMI candidata su aree regionali ancora non esplorate. Il momento espositivo è infatti ritenuto una vetrina privilegiata per avviare la commercializzazione operativa dei prodotti. L’importo massimo finanziabile può arrivare fino a 500.000 euro, e non può essere superiore a un quinto o un terzo, a seconda dei casi, dei ricavi medi dell’ultimo biennio, con un pre ammortamento di 24 mesi successivi, così da poter predisporre una vera e propria programmazione su più avvenimenti fieristici”.

Viene sostenuto altresì, e in parallelo, il segmento “relativo alle eventuali spese per il cosiddetto incoming, ossia l’accoglienza di delegazioni estere nel territorio piemontese da parte di aziende locali, una voce importante per il turismo industriale nel Piemonte. Per alcune categorie di imprese viene poi assegnata una premialità in termini di esenzione dalla garanzia da prestare o di contributi a fondo perduto in misura pari al 10 per cento elevabile al 20, per venire incontro agli imprenditori con sede operativa nel Sud Italia, ovvero con interessi in Africa, America Latina o nei Balcani occidentali”, ha concluso la funzionaria e rappresentante Simest.

Ogni domanda può contenere fino a 3 eventi, e ciascuna impresa potrà formulare più di una istanza in funzione delle proprie esigenze di pianificazione industriale e commerciale.

(Nella foto di apertura: la firma del protocollo d’intesa bilaterale fra Regina Corradini, Amministratrice delegata di Simest, e Marco Gay, Presidente di Unione industriale del capoluogo piemontese)

Dir politico Alessandro Zorgniotti