Questo romanzo, “Malempin” già edito come “Ricordi proibiti” è stato scritto da Simenon nel 1939 e pubblicato la prima volta a puntate nel 1940 su “Les Cahiers du Nord” n. 2 e 3. Ultima edizione nell’agosto 2024
Narra i ricordi di un adulto, il dottor Edouard Malempin, e una saga familiare non del tutto limpida, mentre veglia notte e giorno il minore dei suoi figli, Bilot, affetto da difterite maligna.
Malempin rievoca soprattutto la sua infanzia che ha condizionato e preparato il suo futuro, prima tra i seri problemi economici (e non) della sua famiglia e poi tra quelli più gravi di sua zia, Elise, vedova di Tesson, che lo ha ospitato e mantenuto agli studi, anche dopo la sua morte, con un lascito affidato al preside della scuola e non ai genitori, che a parere della zia lo avrebbero speso per altro, soprattutto per la loro fattoria gravata da non poche carenze economiche.
La precisa caratterizzazione di questi due ambiti familiari porterà ad una lenta ricostruzione – attraverso uno sforzo mnemonico anche di odori e di frame di immagini e di episodi di un tempo – di un vissuto non sempre preciso e ad una piena consapevolezza dell’oggi.
Nel dettaglio, Malempin ha comperato una nuova automobile per portare la sua famiglia in vacanza nel sud della Francia e dopo aver salutato tutti in ospedale e regalato una bambola ad una bambina “del letto 11” gravemente malata a cui si è affezionato, ritorna a casa per preparare le valigie.
Qui trova però il più giovane dei figli, Bilot, con febbre alta e la respirazione difficoltosa. Insieme al collega medico specialista per l’infanzia, Morin, diagnostica la difterite che potrebbe essere mortale, ma che se scoperta in tempo si può sperare che il piccolo ce la possa fare a superare il fatidico decimo giorno.
Qui nasce il cammino a ritroso. Lo sguardo del bambino che non lo perde di vista un attimo ricorda a Malempin lo stesso modo che lui aveva di osservare il padre. E i ricordi della sua infanzia si fanno man mano strada; per non perderli trascrive ogni cosa su un quaderno mentre veglia notte e giorno il figlio.
Tra i tanti piccoli e grandi ricordi di un tempo c”è un fatto, più che un’ombra, che pesa sul dottore Malempin. Un giorno suo zio Tesson, marito di Elise, un benestante che prestava soldi ad usura e che aveva sposato una donna molto più giovane di lui, improvvisamente scompare e di lui non si sa più nulla.
La famiglia Malempin, anche se i rapporti tra le due famiglie non erano dei più cordiali, si recava con una certa frequenza a trovare lo zio, al quale chiedevano soldi per pagare il mutuo della grande casa che avevano acquistato, forse facendo il “passo più lungo della gamba”.
L’episodio più grave nei ricordi di Malempin è quello avvenuto alla sparizione di Tesson, quando alla presenza del figlio la madre, interrogata dalla polizia, riferisce una data diversa di quando lo zio era passato l’ultima volta da casa loro. Un errore o una bugia voluta per nascondere qualcosa?
I pensieri – che non troveranno mai risposta – diventano ancora più confusi quando il ragazzo, una settimana dopo, andando a scuola e passando accanto ad una discarica, nota un polsino con un gemello che apparteneva sicuramente allo zio Tesson. Quindi scappa inorridito e non lo dirà a nessuno!
Chi è coinvolto in quella scomparsa? Anche questo non troverà risposte nel suo ricordare.
Infine, con gli anni, il padre muore, la madre è costretta a lasciare la grande casa per la quale tanto aveva lottato ed poi si barcamena gestendo un negozietto. La zia – che tanta paura aveva di circondarsi di persone interessate solo ai suoi soldi – sposa un uomo non gradito al giovane Malempin, Reculè, che non tratta bene la moglie, anche picchiandola, fino a farla impazzire e farla rinchiudere in manicomio dove morirà. Intanto lui si laurea grazie a quel lascito…
I giorni passano e Bilot si riprende. Malempin torna in ospedale ma la piccola alla quale aveva donato la bambola è nel frattempo deceduta.
La famiglia Malempin: il dottore, la moglie Jeanne, Bilot ormai guarito e l’altro figlio Jean, ora possono finalmente partire per la sospirata vacanza nel sud… con l’auto nuova graffiata alla prima uscita dall’incauto dottore… che ha dato l’ennesimo aiutino economico (500 franchi) al fratello Guillaume!
Franco Cortese Notizie in un click



