Giovedì 12 giugno 2025 ore 19.00
Tank Club Bologna, Via Emilio Zago 14
PRESENTAZIONE DEL LIBRO
YOKO ONO
BRUCIA QUESTO LIBRO DOPO AVERLO LETTO
di Francesca Alfano Miglietti (FAM), Daniele Miglietti
(Shake Edizioni, 2025)
Intervengono:
Francesca Alfano Miglietti, teorico e critico d’arte
Daniele Miglietti esperto di musica
Modera: Veronica Veronesi
A seguire proiezione del documentario “One to One: John & Yoko”
(Kevin Macdonald, Sam Rice Edwards, G.B., 2024)
Giovedì 12 giugno 2025, alle ore 19.00, si terrà presso il Tank Club di Bologna la presentazione del libro Yoko Ono. Brucia questo libro dopo averlo letto (Shake Edizioni, 2025), un ritratto intenso e approfondito di Yoko Ono, artista che ha rivoluzionato il sistema dell’arte e le sue regole, raccontata da Francesca Alfano Miglietti, critica e storica dell’arte e Daniele Miglietti, esperto di musica.
Il volume indaga l’impatto che “la donna più odiata del rock” ha avuto sulla musica sperimentale, sul punk, sulla new wave e sulla cultura underground, ridefinendo il concetto stesso di artista e icona, esplorando le opere e le mostre più recenti dedicate a Ono ed intrecciandole con il contesto sociale, artistico e politico che ha reso possibile quella stagione di sperimentazione radicale.
Dopo il talk di presentazione del volume, proiezione dell’opera One to One: John & Yoko, l’ultimo documentario di Kevin Macdonald, co-diretto con Sam Rice Edwards, una ricostruzione originale e avvincente della vita a New York dopo i Beatles di John Lennon con la moglie Yoko Ono.
Come scrive Francesca Alfano Miglietti: “si colma finalmente un’irrazionale lacuna: l’assenza nel panorama editoriale di un testo organico su Yoko Ono, figura centrale della controcultura artistica del Novecento. Negli anni cinquanta Yoko Ono iniziò a scrivere quelle che definiva “istruzioni”, ovvero delle “partiture” per l’arte più e più volte interpretabili dal pubblico, rifiutando così l’aura mistico-borghese dell’artista ma anche il concetto di opera d’arte come oggetto materiale e tangibile e pertanto idoneo al mercato. Anticipando il concettualismo emerso nel decennio successivo, abbatté i confini tra musica, performance, poesia e arte visiva, inaugurando l’utilizzo dei concerti e degli eventi artistici quali luoghi per incoraggiare il pubblico a prendere coscienza delle proprie idee. È stata pioniera dell’arte concettuale e partecipativa, ma anche della musica underground di fine secolo”.
Per Yoko Ono arte e attivismo andavano di pari passo e molte delle sue opere sono manifesti contro la guerra. Di questi la più nota è sicuramente la performance Bed-In del 1969, durante la quale Yoko Ono e John Lennon rimasero a letto per tutta una settimana per protestare contro la guerra in Vietnam.
“La trasformazione della loro luna di miele in performance, – osservano gli autori – ha cambiato la tradizione pacifista dei sit-in, un’ulteriore forma di condivisione di un momento privato e felice, trasformato in una campagna internazionale per la pace che includeva la diffusione del loro famoso slogan: War is over – if you want it”.
Yoko Ono è una delle instancabili innovatrici dell’arte contemporanea. Negli anni cinquanta scrisse le “istruzioni”, ovvero delle “partiture per l’arte” interpretabili più e più volte dal pubblico che diventava protagonista attivo.
Iniziò così a rifiutare il ruolo dell’artista e il concetto di opera d’arte, considerata esclusivamente come oggetto materiale pronto per il mercato.
Il suo percorso si concentrò invece ad abbattere i confini tra musica, performance, poesia e arte visiva, inaugurando l’utilizzo dei concerti e degli eventi artistici come luoghi per incoraggiare il pubblico a prendere coscienza delle proprie idee. È stata pioniera dell’arte concettuale e partecipativa, ma anche della musica underground di fine secolo.


