Il titolare del competente Dicastero presso il Governo Rama ha ribadito oggi che la transizione informatica del sistema giudiziario, per quanto complessa, andrà avanti con determinazione: l’intervento in occasione della riunione dei massimi rappresentanti delle Corti supreme e di Cassazione dell’Europa centrale e sud orientale che sono accorsi a Valona
“Questo evento, che viene ospitato nella Città culla della Indipendenza del nostro Paese, riunisce le menti brillanti della giurisdizione internazionale, costruendo ponti di dialogo, confronto e collaborazione fra sistemi e ordinamenti statuali diversi ma uniti dalla stessa area macro regionale di appartenenza, e quindi dall’esigenza di promuovere standards uniformi in materia di Stato legale e di diritto, fondamento essenziale per aumentare la fiducia dei cittadini nei più generali assetti delle Istituzioni”.
In primo luogo, ha sottolineato l’onorevole Ulsi Manja, “la fiducia del pubblico nella Magistratura si trova alla base di qualsiasi sistema democratico e liberale. Grazie alla nostra riforma della giustizia, avviata oltre 10 anni fa nel 2014, abbiamo messo in primo piano il ripristino di un ordine fiduciario diffuso puntando sulla maggiore trasparenza e moralità del settore dell’amministrazione giudiziaria, valorizzando i requisiti di integrità e professionalità dei Tribunali e dei Pubblici ministeri. In tal senso, abbiamo sottoposto a valutazione transitoria oltre 800 operatori della magistratura giudicante e della pubblica accusa, iter che si è concluso con successo nel novembre dello scorso anno”.
Altro capitolo centrale è stato quello riguardante “le discussioni sul rapporto tra la giurisdizione nazionale e quella internazionale, strategico per Paesi come l’Albania che mirano all’integrazione comunitaria nella UE e si basano sui principi del diritto transnazionale e sulle migliori pratiche delle Corti europee. Il Ministero della Giustizia, in quanto istituzione chiave della gestione giurisdizionale in ambito sia civile che penale, condivide la convinzione che questa interazione debba proseguire con sempre maggiore sistematicità e armonia”.
In terzo luogo – ha concluso l’onorevole Manja – “siamo orientati a proseguire sulla strada del rafforzamento dell’uso di strumenti digitali per una giustizia più efficiente, in linea con le priorità della Strategia intersettoriale per il periodo 2024/2030, guidata dal nostro Ministero con la partecipazione attiva di tutte le Istituzioni e i soggetti di ambito e approvata nel dicembre 2024. L’Albania ha intrapreso uno dei maggiori investimenti nella digitalizzazione del sistema giudiziario attraverso l’istituzione del Sistema Integrato di Gestione dei Casi Giudiziari. Il Governo Rama ha garantito un’adeguata pianificazione di bilancio a medio termine per un importo totale di 10,75 milioni di euro, per garantire l’attuazione e il pieno finanziamento di questo tipo di sviluppo. Assieme al combinato sostegno di oltre 7,5 milioni di euro da parte dell’Unione Europea e di oltre 1,8 milioni di euro dal Governo della Svezia, entro pochi anni l’intera macchina giudiziaria sarà servita da sistemi moderni di giustizia elettronica con un impatto diretto sui cittadini e sugli operatori economici”.
L’Albania, ha puntualizzato in definitiva l’onorevole Manja, “è confermato che nel 2027 ospiterà il Congresso Mondiale della Giustizia, il più importante evento globale per lo Stato di diritto, che riunisce i Presidenti delle Corti costituzionali, delle alte Corti e i professionisti del diritto di tutto il mondo per discussioni approfondite sui temi più importanti e fondamentali per la certezza giuridica e legale, a ulteriore certificazione dei progressi nel frattempo raggiunti o in via di raggiungimento”.


