Estate 2025: Milano a secco? Ma che è successo alle Piscine Comunali?

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per l’estate 2025, Milano si trova ad affrontare una vera e propria emergenza piscine. Delle strutture presenti sul territorio, ben cinque sono chiuse da anni per lavori di ristrutturazione o sono destinate a una gestione privata, con il rischio concreto di un aumento delle tariffe che le renderà meno accessibili per molti.
Estate a Milano Senza Piscine: Una Realtà Preoccupante

Non tutti i milanesi possono permettersi fughe al mare o in montagna. Per molti, le piscine comunali rappresentano un’ancora di salvezza, un luogo dove trovare sollievo dalla calura estiva e concedersi qualche ora di relax senza allontanarsi troppo dalla città. Purtroppo, la situazione attuale è critica: solo pochi centri balneari sono effettivamente aperti, mentre la maggior parte è bloccata da anni. Le cause sono diverse: dai lavori di ristrutturazione che si protraggono all’infinito al passaggio a una gestione privata, con tutte le incertezze che ne derivano in termini di costi e accesso per i cittadini.
Le Poche Oasi Aperte

Nonostante il quadro desolante, qualche opzione per rinfrescarsi rimane. Tra le piscine aperte gestite da Milanosport troviamo il centro balneare Romano, noto come la “Ponzio”, in via Zanoia (Città Studi), e le due vasche scoperte di via Sant’Abbondio (Chiesa Rossa) e Cardellino (via del Cardellino).

A queste si aggiungono la piscina Caimi, celebre come “Bagni Misteriosi”, gestita dalla Fondazione Pier Lombardo in zona Porta Romana, e la piscina Lampugnano della Federazione Italiana Nuoto, attiva dall’estate 2024 e dedicata principalmente al nuoto sportivo.