I ministri delegati del Governo Rama, Anila Denaj per lo sviluppo rurale e Petrit Malaj per il bilancio e le finanze, hanno riunito i rappresentanti apicali degli istituti di credito retail, commerciali e di secondo livello per specificare gli aspetti tecnici e di dettaglio funzionali alla effettiva operatività della Garanzia sovrana istituita dal Governo Rama per la modernizzazione del settore primario e presentata in maniera congiunta con la Banca centrale d’Albania

“Oggi è una giornata molto importante per l’economia reale del nostro Paese, poiché andiamo a porre le condizioni affinché possa essere nel concreto utilizzata la garanzia sovrana che, come Governo, abbiamo letteralmente messo in campo per promuovere, in maniera rotativa, gli investimenti diffusi nel settore agricolo, la cui espansione e il cui aggiornamento restano decisivi per attestare il prodotto interno lordo dell’Albania e per mantenere la crescita dello stesso a livelli sostenuti, con benefici trasversali su altri ambiti come turismo e trasformazione alimentare”.

Lo ha dichiarato il Ministro dell’agricoltura e dello sviluppo rurale Anila Denaj, che con il collega e omologo Petrit Malaj, titolare del dicastero del bilancio e delle finanze, ha riunito i rappresentanti di vertice degli istituti creditizi retail, commerciali e di secondo livello per la messa a punto delle parti applicative di uno strumento patrimoniale pubblicistico decisivo sia per ridurre verticalmente il costo del denaro, sia per assicurare la rotazione dei finanziamenti agevolati, ampliando in tal modo la platea delle aziende primarie beneficiabili.
“La garanzia sovrana, abbinata alle misure di credito soft di competenza della Banca centrale nazionale – hanno ricordato i due Ministri – consente da una parte di ridurre i tassi di interesse passivi al 2 per cento per i mutuatari, dall’altra di coprire fino al 70 per cento dell’importo del finanziamento erogato, incentivando così l’immissione di liquidità nel settore rurale. Ogni affidamento ha un importo unitario massimo di 250.000 euro, mentre l’ammontare complessivo del fondo di garanzia è di 30 milioni di euro equivalenti, a favore di soluzioni finanziarie al dettaglio per la continuità del capitale circolante e per la realizzazione di investimenti coerenti con gli obiettivi di prodotti e servizi agricoli in linea con l’integrazione verso i mercati dell’Unione Europea e con la strategia di un aumento dei flussi turistici in entrata e delle vendite di prodotti al consumo in uscita”.
Sono intervenuti, fra gli altri, il Presidente dell’Associazione bancaria albanese, Bledar Shella, e il Direttore generale di Intesa Sanpaolo Bank Albania, Alessandro D’Oria.


