La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha replicato ieri alla Camera dei Deputati dopo l’intervento iniziale in vista del Consiglio europeo che si terrà il 26 e 27 giugno. Questa mattina è stata al Senato dove è stata approvata la risoluzione presentata dalla maggioranza sulle comunicazioni della premier.
Approvata pure la mozione proposta da Azione su cui il governo aveva espresso parere favorevole ma condizionato alle riformulazioni su alcuni passaggi, che i parlamentari di Azione hanno accettato. Bocciate di fatto (anche se non sono state messe ai voti) le quattro risoluzioni, distinte, delle opposizioni (Pd, M5s, Avs e Italia viva).
Il tema caldo è “l’evoluzione della situazione in Medio Oriente” compresa la questione nucleare alla luce degli attacchi Usa alle centrali iraniane.
“L’attacco ieri dell’Iran” contro una base americana in Qatar “è sembrato da subito simbolico. Gli Usa erano stati avvertiti dell’attacco e i missili sarebbero stati quasi tutti intercettati”, ha detto Meloni. E poi ha fatto un punto sulla situazione odierna: “Lo scenario di stamane andava nella direzione che auspicavamo, ora si è nuovamente complicata la situazione” in quanto “da parte iraniana è stata violata la tregua. Israele potrebbe rispondere con una risposta che si spera commisurata e simmetrica. Dopo la violazione, l’Iran” ha tuttavia confermato la volontà della tregua e questo “si potrebbe leggere come una divisione nello scenario iraniano di cui tener conto”. La premier ha precisato che non ci sono italiani coinvolti nel bombardamento della base americana in Qatar.
