Sociale. Riforma della disabilità. Approvate dalla Giunta regionale le linee di indirizzo della sperimentazione

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Lanzarin, “Garantire un progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato”

A partire dal 30 di settembre anche la provincia di Vicenza, insieme ad altre 10 province italiane, sarà coinvolta nella sperimentazione della riforma della disabilità, attuata con il D. Lgs. n. 62/2024 e attualmente in fase di test in 9 province del territorio nazionale. Tra le principali novità, il nuovo provvedimento prevede una riformulazione del processo di accertamento della condizione di disabilità, che sarà affidato all’INPS, unificando in un’unica procedura le verifiche relative a:

• invalidità civile,

• cecità civile,

• sordità,

• sordocecità,

• disabilità ai fini dell’inclusione scolastica,

• disabilità ai fini dell’inclusione lavorativa.

Lo annuncia l’assessore alla Sanità e al sociale, Manuela Lanzarin, sottolineando come la Giunta regionale, abbia approvato le prime linee di indirizzo sul tema per definire le modalità e i tempi della sperimentazione. I soggetti coinvolti saranno I’INPS di Vicenza, i quattro Ambiti Territoriali Sociali con capofila i Comuni di Bassano del Grappa, Thiene, Arzignano e Vicenza, le due Aziende ULSS 8 Berica e l’Azienda ULSS 7 Pedemontana, con i quali nelle settimane passate vi è già stato un confronto.

“La sperimentazione – spiega l’assessore Lanzarin – sarà monitorata da parte di un Gruppo di lavoro incaricato di seguire l’intero processo sperimentale nei diversi territori coinvolti, rilevando eventuali criticità, individuando buone pratiche, valutando gli esiti degli interventi attuati.

Anche sul fronte della disabilità, gli Ambiti Territoriali Sociali (ATS) stanno assumendo un ruolo che diverrà rilevante man mano che il quadro delle riforme nazionali si realizzerà.

È dunque fondamentale attuare una riforma che riorganizzi i servizi sociali, garantendo uniformità nelle risposte ai cittadini.

La sperimentazione – prosegue l’assessore – prevede l’integrazione tra la valutazione di base e la definizione del “Progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato”, ispirandosi al principio della piena partecipazione della persona con disabilità (laddove possibile), o, in alternativa, di chi ne esercita la rappresentanza legale (genitore, tutore o amministratore di sostegno).

Il procedimento inizierà con l’invio telematico all’INPS di un certificato medico introduttivo. I tempi di completamento saranno differenziati in base alla tipologia di utente:

• entro 90 giorni dalla presentazione del certificato per i casi ordinari,

• entro 30 giorni per i minori,

• entro 15 giorni per i pazienti oncologici.