Per molti, il limone deve essere giallo

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Roma, 1 ott. (askanews) - Lo sciopero ad oltranza dei lavoratori portuali Usa colpisce anche le esportazioni marittime di cibo Made in Italy negli Stati Uniti che nel 2023 sono state pari a 6,4 miliardi di euro in valore. A lanciare l’allarme è la Coldiretti, sulla base dei dati Istat sul commercio estero. in riferimento all’agitazione, proclamata dall'International longshoremen's association, che coinvolgerà circa 45mila addetti in 36 porti americani, situati sulla costa orientale e nella zona del Golfo del Messico. Questo, spiega Coldiretti, potrebbe influire sulla spedizione di beni deperibili come i prodotti alimentari, causando ritardi significativi che potrebbero comprometterne la qualità o aumentare i costi di trasporto. Ogni anno oltre il 95% in valore delle esportazioni agroalimentare tricolori raggiunge gli States via mare (rispetto al 63% del totale generale), con vino, olio d’olivo e pasta a guidare la classifica dei prodotti più acquistati, secondo l’analisi Coldiretti. Gli Usa rappresentano anche il primo sbocco commerciale extra Ue per il cibo Made in Italy, e il terzo a livello mondiale. Lo sciopero dei porti americani rischia di rappresentare un nuovo colpo per i traffici via mare dell’Italia dopo le tensioni legate al blocco dei traffici sul Mar Rosso legati agli attacchi Houthi. L’allungamento delle rotte marittime tra Oriente e Occidente, costrette ad evitare il Canale di Suez e a circumnavigare il Sud Africa, hanno portato – precisa la Coldiretti – ad un aumento dei costi di trasporto del 659% secondo il Centro Studi Divulga, mentre i tempi di percorrenza sono aumentati mediamente di 7-10 giorni. E a risentirne sono stati soprattutto i prodotti più deperibili, a partire dall’ortofrutta.

Un limone di colore verde dal chiaro al più scuro, viene spesso scambiato per un lime, o per un limone acerbo. Sebbene il limone verde detto anche verdello, abbia un succo leggermente inferiore rispetto ai limoni gialli e un’acidità abbastanza bassa intorno al 5,5% , rispetto ai limoni gialli che importiamo in Italia nel periodo estivo, più acidi e succosi, sono più sani perché non trattati e più freschi perché raccolti a pochi giorni dalla raccolta e più salutari

. La maggior parte dei limoni gialli, infatti, che importiamo in estate da Paesi, come Argentina e Sudafrica, hanno viaggiato per più di un mese in nave, dalla buccia non edibile perché trattati con agrofarmaci.

La cosa curiosa, è il fatto che la maggior destinazione principale dei limoni verdelli italiani è l’Europa, in particolare, Svizzera, Austria, Germania dove sono molto apprezzati da consumatori ma anche perché trovano spazio nei canali della grande distribuzione, supportati da campagne di informazione e promozione. In passato era sufficiente portare i limoni sui mercati perché le persone li comprassero; ora invece è necessario promuoverne il consumo. Iniziando con una corretta informazione, ad es. spiegando anche perché in alcuni mesi dell’anno i limoni sono verdi e in altri gialli.

L’albero del limone è davvero un albero magico è infatti, l’unico tra gli alberi d’agrumi che può dare più frutti durante l’anno, frutti e fiori possono contemporaneamente essere presenti sui rami. Durante i mesi freddi sugli alberi maturano limoni con buccia gialla e sullo stesso ramo accanto a quei limoni pronti per essere raccolti sbocciano nuove zagare che daranno nuovi frutti per le stagioni successive.

Ad ognuna delle epoche di fioritura delle zagare corrisponderà una nuova stagione di raccolta: il limone invernale il primofiore si raccoglie da ottobre ad aprile, il limone bianchetto da aprile a giugno, il limone verdello da giugno a settembre.