La vicepresidente del Consiglio dei Ministri del governo Rama ha affermato che “il rapporto valutativo dell’OCSE sul settore dell’energia è un’ulteriore validazione dei risultati raggiunti e delle riforme che abbiamo intrapreso per rafforzare gli investimenti e la transizione ecologica e sostenibile”

(Fonte: agenzia ATA) L’Organizzazione internazionale per la cooperazione e per lo sviluppo economico ha elogiato l’Albania per i risultati raggiunti e le riforme sia per il massimo supporto offerto all’approvvigionamento energetico per le fasce più povere della regione balcanica, sia per la più alta capacità di produzione di energia rinnovabile.
Lo ha ribadito l’onorevole Belinda Balluku, vicepremier e ministro competente, specificando che i prodotti e i servizi energetici, da “tallone d’Achille”, si sono evoluti in beni di importanza vitale per lo sfruttamento razionale delle risorse locali, l’incentivazione del progresso tecnico, la mitigazione dei costi tariffari a carico delle famiglie e delle piccole e medie imprese: “L’Albania continuerà sulla strada della sostenibilità energetica non solo per il Paese e per la regione, ma anche per il sostegno ai consumatori e agli utilizzatori con i prezzi al dettaglio più bassi possibili, creando nello stesso tempo le condizioni per una giusta redditività paziente per gli investitori”.

L’onorevole Balluku ha osservato che, nel rapporto “Prezzi e sussidi nel settore energetico nei Balcani occidentali per il 2025”, redatto dall’OCSE, l’Albania nella transizione verde ha tratti di unicità fra tutti i Paesi della macro regione, e non solo: “L’Albania produce energia rinnovabile al 100 per cento, da centrali idroelettriche e da fonti alternative, che hanno aumentato la produzione di energia di 500 megawattora, mentre sono in corso molti nuovi progetti fotovoltaici ed eolici, che porteranno la produzione di energia a 1,3 gigawattora”, ossia con una tendenza quasi a triplicare.
Balluku ha inoltre ricordato che, durante la crisi energetica globale del 2022, causata dalla guerra russa in Ucraina, i mercati internazionali hanno dovuto affrontare prezzi senza precedenti, mentre la compagnia statale KESH, la società elettrica albanese, ha beneficiato di un finanziamento di 168 milioni di euro da parte del Governo Rama per garantire che le tariffe per i cittadini non cambiassero, nonostante la forte pressione sulle quotazioni estere.
“Sono oltre un milione gli abbonati che consumano fino a 700 chilowattora di energia al mese e beneficiano di riduzioni di prezzo. Abbiamo quindi invertito lo scenario Ocse che parlava di aumenti minimi del 29 per cento – ha puntualizzato Balluku – Adesso, con le leggi appena approvate sull’efficienza e sulle prestazioni energetiche negli edifici, si procederà a interventi più strutturali e ulteriormente educativi. Il nostro Governo, attraverso l’Agenzia per l’efficienza, sta sovvenzionando oltre il 70 per cento dell’acquisto e dell’installazione di pannelli solari per il riscaldamento dell’acqua per più di 2000 unità nel corso del 2023 e del 2024 e per altre 2000 unità nel 2024 e nel 2025, portando così il numero a 4000 famiglie a cui saranno ridotte del 20/30 per cento le bollette energetiche. La tutela dei consumatori resta per noi fondamentale e, per concretizzarla, dobbiamo accelerare sull’attuazione degli investimenti programmati”.
Da quest’ultimo punto di vista – ha concluso la Vicepremier socialista – “proseguiremo nel cammino di deregolamentazione condivisa dei consumatori industriali privati, che si concluderà con l’ingresso della fascia di tensione di 6 chilowattora nell’area del libero mercato, e nel piano di aumento della capacità produttiva e di trasmissione fino a tremila megawatt nel contesto del trattato di realizzazione del nuovo elettrodotto adriatico con l’Italia”.



