Il Governatore centrale e il Ministro delle finanze hanno presentato questa mattina, a Tirana, il nuovo strumento patrimoniale, di importo pari a 30 milioni di euro equivalenti, finalizzato a fare conseguire al settore primario un livello di liquidità creditizia corrispondente al reale apporto delle attività rurali alla formazione del prodotto interno lordo albanese
Fra gli intervenuti alla tavola rotonda, il Presidente dell’associazione bancaria albanese, Bledar Shella, e l’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo bank Albania, Alessandro D’Oria
La necessità di aumentare il livello dei prestiti in ambito agricolo, puntando su investimenti che aumentino la produttività e la capacità di diversificazione reddituale, è stata al centro del dibattito odierno. “Questa tavola rotonda mira a individuare le modalità e gli strumenti adeguati per aprire un nuovo capitolo nei prestiti al settore primario del Paese, che oggi si attestano ancora a un livello basso – ha ricordato Sejko – L’agricoltura fornisce circa il 20 per cento del PIL del Paese e occupa circa un terzo della popolazione, pur beneficiando di meno del 2 per cento del credito totale. Faccio appello alle banche commerciali e retail affinché questa carenza venga corretta il prima possibile, colmando un divario che non favorisce questo settore che è vitale per l’intera struttura macro economica della Nazione. Per questo motivo, fra le categorie progettuali indicate come meritevoli di sostegno per le diversificazione e l’incremento del reddito primario, ossia la trasformazione agroalimentare e l’agriturismo”.

La crescita del settore rurale, in sincronia e parallelamente agli altri settori dell’economia reale, “dovrebbe essere considerata un elemento essenziale per lo sviluppo sostenibile e a lungo termine del Paese. Da questa prospettiva, in quanto protagonisti di primo piano della vita finanziaria del Paese – ha aggiunto Sejko rivolto agli alti manager bancari presenti – dovreste considerare i prestiti al settore agricolo come un investimento con un ritorno positivo e a lungo termine Sostenere la filiera agroalimentare significa rilanciare interi distretti e complessive aree geografiche del nostro territorio nazionale, secondo principi di uguaglianza sostanziale nelle chanches di crescita”.



