La titolare del dicastero dell’Agricoltura e dello Sviluppo rurale, onorevole Anila Denaj, ha dichiarato che il settore primario ha raggiunto il successo grazie agli investimenti aziendali, raggiungendo 572,4 milioni di dollari di esportazioni alla fine del 2024
Nel corso dell’incontro con i Sindaci sulle performance locali in funzione della visione “Albania 2030”, assieme al Primo Ministro Edi Rama, il Ministro Denaj ha affermato che sono stati attivati o potenziati 400 punti di trasformazione dei prodotti agricoli, oltre all’allestimento di numerose celle frigorifere e alla costruzione di serre: “Prima erano 700 ettari di serre e oggi siamo a quota 2164 ettari, e in parallelo in otto anni abbiamo assistito alla nascita di 122 agriturismi, con una offerta enogastronomica che supera di una volta e mezzo le esportazioni in senso stretto”.
Il commercio estero è la cartina di tornasole delle linee di indirizzo da perseguire da qui al 2030: “Frutta e verdura sono i prodotti che ci premiano nelle esportazioni, e che dovremmo massimizzare perché il mercato ne ha bisogno e, quando entreremo nella UE nel 2030, anche il mercato interno sarà basato su queste categorie merceologiche. Ugualmente espansivo è il settore dell’allevamento di piccoli animali, con 16 marchi albanesi venduti in tutti gli agriturismi locali”.
In cinque anni, si prevede di realizzare mille nuovi investimenti in unità di agroindustria, raccolta e meccanica agricola, mentre l’intelligenza artificiale regolerà la lettura del territorio. “Serviranno più interventi nell’irrigazione e nel drenaggio, e la cooperazione con il governo locale aiuterà a istituire gruppi di lavoro assieme al Ministero dell’Agricoltura, per incentivare su base territoriale il modello delle Società cooperative agricole in cinque Comuni dove in via sperimentale sarà avviato un pacchetto di sovvenzioni e di prestiti agevolati supportati dalla nuova garanzia sovrana. Partiremo da Roskovec, Belshi, Argirocastro, Lezha e Puka”, ha concluso Denaj.


