Ecco perché Sala è indagato. Meloni: “Avviso di garanzia non porta automaticamente alle dimissioni”

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Un terremoto giudiziario scuote la Milano dei grattacieli e dell’edilizia. E trema anche il sindaco Giuseppe Sala, anche lui indagato secondo quanto riportato da quotidiani e agenzie di stampa.

“Trovo allucinante che il sindaco apprenda da un giornale di essere indagato e non dalla Procura. Si tratta di un metodo inaccettabile” ha spiegato Sala al Corriere della Sera, commentando l’indagine a suo carico nell’ambito delle inchieste sull’urbanistica. Sala, si è appreso, sarà lunedì in Consiglio comunale per riferire all’aula.

In totale, sono più di settanta gli indagati nella maxi inchiesta: da quanto si è saputo al momento sarebbero 74. Le accuse vanno dalla corruzione al falso, dall’abuso edilizio alla lottizzazione abusiva fino all’induzione indebita.

Meloni: un avviso non porta l’automatismo delle dimissioni

“La mia posizione è quella che ho sempre su questi casi: penso che la magistratura debba fare il suo corso, e per quello che riguarda il sindaco, io non sono mai stata convinta che un avviso di garanzia porti l’automatismo delle dimissioni”. Così la premier Giorgia Meloni a proposito dell’indagine.

E sulle sue dimissioni: “È una scelta che il sindaco deve fare sulla base della sua capacità, in questo scenario di governare al meglio. Non cambio posizione in base al colore politico degli indagati”.