Il Primo ministro ha riunito nel Comune di Berat, porta UNESCO dell’Albania del sud, i Ministri e gli Amministratori comunali in carica assieme a una vasta platea di imprenditori e di professionisti della galassia delle startup, con l’obiettivo di stabilizzare questo tavolo di lavoro tre volte all’anno su base quadrimestrale

Il Capo del governo, in tal modo, ha anticipato le linee guida che, subito dopo la pausa estiva, vedranno il Paese delle aquile incamminarsi in maniera irreversibile sul sentiero della piena conversione alle sfide e soprattutto alle opportunità economiche e sociali dell’AI, intesa come paradigma e modello culturale prima ancora che puramente tecnologico.
Già allo stato attuale, le esportazioni di servizi digitali, da parte dell’Albania, rappresentano l’uno per cento del prodotto interno lordo e sono realizzate da alcune migliaia fra piccole e medie imprese e liberi professionisti individuali e familiari. L’obiettivo del futuro Governo Rama, che si insedierà nel corso del mese di settembre per il proprio quarto mandato politico amministrativo consecutivo, è quello di perfezionare in misura ulteriore, con provvedimenti snelli e con il recepimento delle migliori buone prassi a livello sia nazionale che estero, un ecosistema in grado di sviluppare idee e progetti e di favorire l’evoluzione degli stessi in realtà robuste, strutturate e capaci di moltiplicare il valore aggiunto redditivo e occupazionale del Paese nel proprio insieme.
Già oggi – come è stato ricordato dal Ministro per la tutela imprenditoriale, onorevole Delina Ibrahimaj – sono almeno 20.000 i cittadini albanesi che lavorano nella transizione digitale e nelle applicazioni AI, e questo numero è destinato a salire grazie agli strumenti di incentivazione normativa e fiscale introdotti nel tempo dal Governo Rama e grazie inoltre alla possibilità offerte dal nomadismo digitale che consente di rientrare stabilmente in Albania e di continuare a lavorare in tempo reale con il resto del mondo.

“Il Ministro per l’intelligenza artificiale sarà scelto con la partecipazione dei rappresentanti e degli appartenenti alla comunità degli startuppers e dei professionisti del mondo digitale. Anzi – ha aggiunto Rama con una punta di caratteristica ironia – non è da escludere che, in prospettiva, sia l’intelligenza artificiale a designare il Governo e i Ministri, lasciando alle persone il dibattito politico fine a se stesso”.
Il Premier socialista ha infine indicato almeno cinque traguardi da raggiungere da qui al 2030, con decorrenza dal prossimo settembre, e paralleli al percorso di progressiva integrazione e adesione nell’Unione Europea: la riorganizzazione dell’ordinamento delle gare e degli appalti pubblici sulla base di procedure completamente affidate all’AI, limitando l’intervento umano alla sola firma finale del contratto di aggiudicazione; la totale conversione elettronica di tutti i pagamenti secondo i principi e i criteri del “cashless integrale”; il coinvolgimento del mondo dell’architettura nella predisposizione di un Museo congegnato dall’intelligenza artificiale; e il rafforzamento delle infrastrutture di cybersicurezza, contestuali a ogni tipo e tappa di crescita progressiva della società digitale; e il progressivo avvicinamento del settore privato agli standards di digitalizzazione del settore pubblico, comprendendo in ciò il segmento delle banche commerciali, al dettaglio e di secondo livello, al fine di massimizzare il livello di inclusione finanziaria e tecnologica della popolazione.
“A breve – ha anticipato il Ministro dell’economia e cultura, onorevole Blendi Gonxha – avvieremo le procedure per dotare il Paese di una nuova legge quadro sull’innovazione, che interverrà sul fronte delle modalità di sostegno finanziario alle idee e ai progetti meritevoli, in coerenza con i fabbisogni di un mondo, a noi circostante, che cambia con cicli temporali sempre più ristretti e ravvicinati”.
Dir politico Alessandro Zorgniotti



