L’ormai celeberrima banana di Maurizio Cattelan – “The Comedian” – rischia la vita ogni volta che viene esposta. Per la terza volta è stata mangiata. Valeva 150.000 dollari, era incollata, come sue gemelle, con del nastro adesivo a una parete bianca. L’opera – diventata controversa icona dell’arte contemporanea e del suo eterno flirt con l’assurdo – era esposta al Centre Pompidou di Metz, nell’est della Francia, vicino al confine con Lussemburgo, Germania e Belgio, nella mostra “Dimanche Sans Fin”, organizzata per celebrare i 15 anni del museo.
La banana, incollata con precisione secondo le istruzioni dell’artista padovano, è parte di una più ampia riflessione sull’effimero e sull’umorismo, due cifre stilistiche che Cattelan padroneggia come pochi.
Cattelan ha reagito con rassegnazione: “Peccato che non abbia mangiato anche la buccia e il nastro adesivo”, ha commentato, sottolineando che il colpevole aveva “confuso il frutto con l’opera d’arte” e, semmai, avrebbe dovuto andare fino in fondo. Il museo, dal canto suo, ha minimizzato l’incidente.
La banana è stata sostituita in pochi minuti. “Il frutto è deperibile – hanno spiegato – e viene regolarmente sostituito secondo le istruzioni dell’artista”. In pratica un’opera d’arte edibilmente infinita.


