a Genova la neo-sindaca Silvia Salis ha approvato, insieme alla sua giunta, il salario minimo a 9 euro lordi l’ora per tutte le imprese che avranno appalti col Comune. Significa che nessuno potrà essere più pagato sotto quella cifra, perché non è più lavoro. È schiavitù. Lo aveva promesso in campagna elettorale. Lo ha fatto in meno di due mesi. Come in Regione Toscana e a Firenze. Ci sono voluti meno di due mesi – e una sindaca e una coalizione di sinistra, finalmente – per fare quello che il governo ha insabbiato, affondato e rinviato per oltre due anni. Almeno a Genova. Quando vi dicono che “sono tutti uguali”, che “tanto non cambia niente”, ricordategli che non è vero e che votare conta e cambia davvero le cose.
Tosa


