“Fermiamoci per un momento e consideriamo l’alternativa” all’intesa sui dazi raggiunta con Washington: “una guerra commerciale può sembrare allettante per alcuni, ma comporta gravi conseguenze.
Con i dazi almeno al 30%, il nostro commercio transatlantico si sarebbe arrestato, mettendo a grave rischio quasi 5 milioni di posti di lavoro, compresi quelli nelle pmi in Europa”. Lo ha detto il commissario Ue per il commercio, Maroš Šefčovič, durante un punto stampa. “Le nostre aziende ci hanno inviato un messaggio unanime: evitare l’escalation e lavorare verso una soluzione che fornisca risultati immediati”, ha aggiunto.
“Per noi era molto chiaro che il 15% fosse accettabile, a condizione che fosse considerato come una soglia inclusiva, quindi senza cumulo” dei dazi dell’era pre-Trump, “e che coprisse anche l’indagine in corso – ha aggiunto relativa alla Sezione 232” che permette agli Usa di imporre dazi su alcuni prodotti sensibili per la sicurezza nazionale. “Credo che con i nostri omologhi americani stiamo aprendo un nuovo capitolo: abbiamo trascorso molto tempo insieme, ci conosciamo molto meglio di prima, comprendiamo le rispettive sensibilità e prospettive, e ci informeremo anche molto più frequentemente riguardo a tutte le importazioni e alle decisioni prese. Quindi ritengo che questo impegno verrà mantenuto e rispettato anche in questo caso”, ha concluso.


