Si evidenziano i meriti del Governo Rama, che ha favorito la crescita turistica destagionalizzata e ha ripristinato la certezza urbanistica e catastale, due precondizioni rivelatesi preziose per attrarre investitori e acquirenti di pregio mettendo nello stesso tempo il Paese delle aquile al riparo da bolle immobiliari
L’aumento del flusso turistico incoraggia gli acquisti da parte degli stranieri nel segmento del real estate. A ribadirlo sono le statistiche ufficiali e le massime istituzioni di vigilanza sui mercati.
Nei primi tre mesi di quest’anno, il flusso di investimenti diretti esteri nel settore immobiliare ha raggiunto la soglia dei 104 milioni di euro: il dato è stato pubblicato dalla Banca centrale d’Albania, che ha certificato un aumento del 24 per cento rispetto al confronto con lo stesso periodo del 2024. Si tratta del secondo più alto livello di investimenti dal trimestre ottobre/dicembre sempre dello scorso anno, quando l’indicatore raggiunse addirittura i 110 milioni di euro.
Grazie agli elevati flussi turistici, l’Albania è diventata una piazza interessante per l’acquisto di unità di immobili da parte di cittadini stranieri, con un particolare riferimento alla zona della costa e del lungomare, e ciò in considerazione di più fattori concomitanti tra cui spicca il fatto che i prezzi medi unitari sono attualmente più bassi rispetto agli altri Paesi della macro regione balcanica.
Nel corso del 2024, in totale, i cittadini di provenienza estera hanno acquistato immobili per un valore di 380 milioni di euro. Dal 2021, anno da cui ha avuto inizio l’interesse straniero, e fino a marzo 2025, questa specifica categoria di investitori ha acquisito unità edilizie residenziali e terziarie e appartamenti per circa 1,3 miliardi di euro, ai sensi di quanto comunicato dalla Banca d’Albania che conta questi flussi come investimenti diretti esteri.
L’importanza degli investimenti immobiliari, rispetto al totale nel Paese, è aumentata significativamente. Nel 2014, questo genere di acquisti da parte di stranieri rappresentava solo il 5,7 per cento di quanto investito, mentre nel 2024 questa quota è salita al 24 per cento, cioè a un quarto. Il record è stato stabilito nel primo trimestre di quest’anno, quando gli acquisti di abitazioni e unità residenziali hanno rappresentato quasi il 30 per cento del flusso complessivo di investimenti esteri.
Al secondo posto si collocano le attività finanziarie e assicurative, con 75 milioni di euro, quasi invariati sull’anno precedente, pari al 20,7 per cento del totale. L’industria estrattiva ha attratto 51 milioni di euro nel primo trimestre, in sostanza stabili negli andamentali.
Infine, gli investimenti nel commercio all’ingrosso e al dettaglio sono aumentati del 28 per cento, raggiungendo i 32 milioni di euro, a conferma del crescente interesse suscitato dall’Albania come sede per sviluppare attività logistiche e di retail connesse alla crescita delle infrastrutture e dei flussi di arrivi e presenze.


