L’Unione delle Camere di commercio della Repubblica d’Albania, in quanto partner della Federazione degli enti camerali dei Balcani occidentali, ha condiviso una strategia pubblicazione a cui ha contribuito al fine di evidenziare le normative nazionali e le buone prassi istituzionali e aziendali di adattamento alla direttiva quadro dell’Unione Europea in tema di economia circolare e di gestione sostenibile dei rifiuti, aspetto sempre più centrale per la tenuta e il buon andamento di sistemi-Paese caratterizzati da sviluppi accelerati del turismo, della manifattura e delle attività a essi strumentali

La nuova pubblicazione – come ricorda Ines Mucostepa, Presidente di Unioncamere Albania – è stata sviluppata nell’ambito del progetto “Chamber Partnership Western Balkans”, in collaborazione con l’istituto di ricerche urbane e con il Forum delle 6 federazioni camerali dei Balcani occidentali (WB6 CIF). Si tratta pertanto di una guida pratica e applicativa per le aziende, locali ed estere, operanti in uno o più Paesi della macro regione interessata, su come adattarsi ai precetti della Direttiva quadro sui rifiuti della UE e sul principio di Responsabilità estesa del produttore.
La guida facilita le aziende in quello che è il loro necessario percorso di convergenza sulle normative comunitarie di Bruxelles sulla gestione dei rifiuti e sulle pratiche di economia circolare. Essa include: una panoramica sulla legislazione tematica e settoriale a oggi vigente in tutte le economie degli Stati western Balkans e sul loro attuale grado di allineamento ai requisiti UE; gli approfondimenti del sondaggio camerale regionale su come le imprese sono impegnate a integrare le pratiche di responsabilità estesa del produttore e di circolarità nelle operazioni e attività quotidiane; un manuale per accompagnare l’istituzione di organizzazioni di responsabilità del produttore, così da poter soddisfare i propri obblighi legali in materia di gestione dei rifiuti, cogliendo nello stesso tempo le opportunità dei fondi per l’assistenza finanziaria transitoria dei Balcani sul Green deal.
“Ci auguriamo e siamo convinti – spiegano i promotori della pubblicazione – che questa risorsa editoriale potrà essere un orientamento e una bussola sia per le aziende, sia per i decisori pubblici, per una transizione che sia la più ottimale possibile verso la messa a punto di pratiche e soluzioni di gestione dei rifiuti e degli imballaggi che diventino esse stesse dei fattori propulsivi di investimento pubblico privato, di creazione di innovazione d’impresa e lavoro e di competitività e miglioramento strutturale dello scenario macro economico, in senso tecnologico e ambientale, per gli investitori presenti e futuri”.


