L’Istituto centrale di emissione e governance della politica monetaria ha preparato una bozza normativa che stabilisce il livello base delle commissioni che le banche retail applicheranno dopo l’adesione all’Area unica dei pagamenti nella moneta unica europea
Come spiegato dal gruppo di lavoro del governatore Gent Sejko, il progetto di regolamento “Sulle commissioni per i pagamenti transfrontalieri nel perimetro SEPA e sulle condizioni di trasparenza”, prevede che le commissioni applicate dagli operatori di servizi di pagamento (banche o istituti finanziari non bancari per trasferimenti ordinari e in moneta elettronica), non potranno superare i limiti stabiliti dalla Banca d’Albania per i valori corrispondenti dei pagamenti nazionali in Euro definiti da un sistema appositamente elaborato.
La commissione minima che le banche commerciali di secondo livello possono applicare per i trasferimenti sarà ridotta da 6 a 4 euro. Nel frattempo, le commissioni totali per ogni trasferimento fino a 150.000 euro non potranno superare lo 0,02% del valore trasferito. Come per i trasferimenti in Lek, allo stesso modo per i trasferimenti in euro la regolamentazione stimolerà l’utilizzo dei canali elettronici per effettuare trasferimenti, prevedendo commissioni dimezzate per le operazioni effettuate con tali modalità tese a minimizzare l’utilizzo dei canali non bancari.
La commissione minima che potrà essere applicata per i bonifici nazionali in valuta europea, effettuati tramite e-banking, non sarà superiore a 2 euro. Mentre le commissioni totali per ogni bonifico fino a 150.000 euro non saranno superiori allo 0,01 per cento del valore trasferito.
Nel frattempo, si propone che le commissioni massime bancarie applicabili, indipendentemente dall’importo del bonifico, siano le stesse della normativa vigente: rispettivamente 50 euro per i bonifici effettuati in filiale e 25 euro per quelli disposti tramite canali elettronici. Tali importi si applicheranno ai bonifici in uscita all’interno dell’area SEPA. Per quanto riguarda le commissioni sui pagamenti SEPA viceversa in entrata, se applicate dall’istituto del soggetto beneficiario, queste dovranno riflettere i costi sostenuti dal fornitore di servizi di pagamento, ma non potranno in ogni caso superare i 3 euro per transazione.
Si prevede che, per i beneficiari dei pagamenti conformi al SEPA, i benefici saranno ammontanti in totale a 20 milioni di euro grazie ai minori oneri di commissioni, il che sarà un incentivo formidabile a favorire il ricorso alla bancarizzazione e a contrastare l’informalità.


