Altro che Italia. Il PIL di questo Paese UE cresce molto velocemente

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Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, durante il Question Time alla Camera, ha dichiarato che «l’impatto dei dazi al 15% sul Pil italiano sarà di un calo massimo cumulato di 0,5 punti nel 2026, seguito poi da un graduale recupero e da un riallineamento allo scenario base». Il riferimento è ai dazi imposti dagli Stati Uniti su alcuni beni europei, una misura che potrebbe incidere in particolare sul settore manifatturiero e sull’export nazionale.

Un rallentamento del Pil si registra anche in Germania, dove dopo una crescita dello 0,3% nel primo trimestre, il secondo trimestre ha segnato una flessione dello 0,1%. A pesare è soprattutto la contrazione degli investimenti nel settore edilizio, che continua a risentire dell’aumento dei tassi d’interesse e dell’incertezza economica globale. Meglio la Francia, dove il prodotto interno lordo è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente, quando si era fermato allo 0,1%. Numeri che restano comunque modesti, a conferma di un contesto economico ancora incerto e fragile, anche nei principali Paesi dell’eurozona.

Chi invece sta letteralmente volando con un Pil in crescita da diversi anni è un altro Paese dell’UE: l’Irlanda, che anche nel secondo trimestre 2025 ha registrato un’espansione vertiginosa e fuori scala rispetto alla media europea.