Per il Ministro Abodi Israele può partecipare alle competizioni sportive internazionali, la Russia no

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Perché uno è “aggredito” e l’altra “aggressore”
Una visione ipocrita, che trasforma lo sport in propaganda. Chi bombarda ospedali, uccide bambini, rade al suolo interi quartieri… viene giustificato. Basta evocare il 7 ottobre e tutto il resto, crimini di guerra compresi, sparisce.
Così si riscrive la storia.
Lo sport, come la cultura, dovrebbe avvicinare i popoli, non diventare un’arma nelle mani del potere.
I fascisti furono complici di un genocidio. Oggi, la destra che tace o giustifica le stragi a Gaza, cammina pericolosamente sulla stessa strada. Anche allora si parlava solo degli “aggressori giusti”. Anche allora si scambiava il silenzio per neutralità.