Mentre l’alta società ci rassicura che tutto va a gonfie vele e non ci sono alternative, nel mondo reale si vivacchia tra complottismo e realtà. La “première dame” francese ha delle pinne al posto dei piedi e delle pale al posto delle mani, ma quello che vorrebbe sapere il mondo intero è se ha pure una proboscide da qualche parte. Per la stampa mainstream è solo odioso complottismo, ma molti giornalisti veri ci stanno scommettendo la carriera sull’imbarazzante vicenda.
I fatti dicono che non si sa nulla dei primi trent’anni di vita di un certo Jean Michel Trogneux il quale a furia di ritocchi chirurgici, tacco dodici e parrucche biondo cenere sarebbe diventato Brigitte. Per smentire il tutto, basterebbe che i Macron fornissero le prove tipo il certificato di nascita o le foto di quando Brigitte era giovane, ma sono anni che la coppia presidenziale si limita a prendersela con chiunque osi ficcare il naso. Nessun moralismo, tra qualche anno avremo certamente capi di stato transessuali o anche solo travestivi, ma in democrazia gli elettori hanno diritto di sapere per chi votano.
Prendi Trump, chissà quanti ferventi cristiani lo avrebbero votato se avessero saputo che aveva come migliore amico Jeffrey Epstein, il più grande pedofilo della storia americana. E chissà quanti bigotti cow-boy dell’entroterra avrebbero votato un presidente che prima dell’andropausa aveva come hobby tampinare le ragazzine. Che Trump fosse un erotomane è sicuro come l’oro con cui placca tutto, ma se venisse fuori la pedofilia allora Donald se ne tornerebbe a barare sui campi da golf ingozzandosi di hamburger di plastica e lodandosi da solo davanti allo specchio.
E questo per la felicità del mondo intero esausto dopo sei mesi di narcisismo geopolitico. Un delirio tra complottismo e realtà. Coi più sagaci che ritengono Trump stia in realtà coprendo Israele o meglio la rete ricattatoria messa in piedi da Epstein per conto dei servizi segreti, il braccio armato dello stato profondo. Sarebbe quindi una questione di sicurezza nazionale da insabbiare perché dimostrerebbe chi comanda davvero negli Stati Uniti e Trump potrebbe risultare addirittura ricattabile. Come del resto dimostrerebbe il suo indecente servilismo verso quel mostro omicida di Netanyahu che si appresta al bagno di sangue finale a Gaza City con soldi, armi e benedizione degli Stati Uniti d’America. Robaccia da far uscire i padri fondatori dai sarcofaghi a restituire schifati il passaporto. Fine dell’ennesima mattanza a Gaza prevista per il 7 ottobre, data simbolica anche per il complottismo o presunto tale.
I più sagaci ritengono che l’attacco terroristico di Hamas sia stato esagerato e manipolato e che Netanyahu sapeva tutto in anticipo. L’Egitto lo informò tre giorni prima e in Israele perfino le mosche sono spiate e devono rispettare i check-point, ma il governo sionista voleva una scusa per rilanciare con veemenza la pulizia etnica nella Striscia
. E l’ha trovata, col benestare della superiore cultura democratica occidentale che dopo decenni di retorica sui diritti umani universali e sulla legalità internazionale, è annegata nelle fogne a cielo aperto di Gaza. Robaccia da far bestemmiare dall’oltretomba i padri fondatori e da far vergognare il complottismo come un cane. I più sagaci ritengono addirittura sia tutta parte di un piano globale mirato a mantenere i popoli ignoranti e poveri in modo che le élite possano godersi satolle lo status quo. Alle masse il bastone e a pochi privilegiati una carota avvizzita. E ritengono che le guerre facciano parte dello stesso piano ed abbiano lo scopo di ingrassare la mega bulimica lobby della guerra, ma anche di spargere paura tra i poveri cristi che è il modo migliore per manipolarli.
Ed è vero, siamo in balia di squali narcisistici, di potentati globali senza volto, di parassiti tecnocratici senza valori, di interessi economici senza fine, di rigurgiti ideologici senza umanità. Ma più che uomini neri e stanze dei bottoni, è come se fossimo tutti vittime di un qualcosa di più profondo.
Di una sorta di legge della giungla capitalista che ha infettato tutto e tutti, di una sorta di pandemia materiale che drogando e distraendo le masse con vuote illusioni e vanità fa prevalere il peggio di noi, di una sorta di inconsapevolezza egoistica di se stessi e della vita che dal povero cristo arriva fino ai capi di stato distruggendo ogni empatia e senso del bene e del destino comune trascinandoci in una delirante spirale autodistruttiva. Il tutto mentre l’alta società ci rassicura che andiamo a gonfie vele e non ci sono alternative che vivacchiare tra complottismo e realtà.
Tommaso Merlo


