A partire dal primo gennaio 2026 entrerà in vigore il nuovo bonus rifiuti: si tratta di un’agevolazione sociale rivolta alle famiglie in condizioni di disagio economico che risiedono in Italia (circa 4 milioni, secondo le stime) come sostegno nella spesa della Tari, la tassa sui rifiuti. Lo sconto sarà pari al 25% e sarà riconosciuto ai nuclei con un Isee inferiore alla soglia dei 9.530 euro o o dei 20 mila euro se i figli a carico sono almeno quattro.
L’incentivo sarà compatibile con altri bonus sociali, ad esempio quello per le bollette di luce, gas e acqua.
Tari
Come ottenere il bonus rifiuti
È quanto emerge dalla delibera 355 dell’Arera (Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente) che definisce le modalità di assegnazione ed erogazione del bonus rifiuti. I potenziali beneficiari non avranno bisogno di presentare domanda per riceverlo, ma sarà riconosciuto automaticamente.
È importante, però, aver presentato la Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu, un documento che contiene le informazioni di carattere anagrafico, reddituale e patrimoniale necessarie a descrivere la situazione economica del nucleo familiare per la richiesta di prestazioni sociali agevolate) all’Inps e aver ottenuto l’attestazione Isee, che non deve superare la soglia dei 9.530 euro o quella dei 20 mila in caso di almeno quattro figli a carico.



