Colorata, speziata e rinfrescante, la mangonada (o chamoyada), tipico del Messico, è un simbolo dell’estate, venduto nelle strade e amato da generazioni. Se la granita siciliana è pura freschezza, la mangonada è un gioco di contrasti: dolce, salato, acido e piccante si rincorrono in un abbraccio tropicale che conquista al primo assaggio.
Nato come street food nelle bancarelle di frutta di Città del Messico, è diventato negli anni un’icona centroamericana, fino a diffondersi oltre i confini nazionali grazie alla sua inconfondibile esplosione di sapori e colori.
Le origini
La sua storia si intreccia con quella delle paleterías e delle carretas de helados, i carretti di gelato ambulanti che, da decenni, rinfrescano le giornate nelle città e nei paesi del Centroamerica. Le origini precise non sono facili da tracciare: alcuni sostengono che sia nata negli anni Novanta a Guadalajara, altri la attribuiscono alla creatività delle comunità messicane in California, che l’avrebbero poi riportata oltreconfine. In ogni caso, oggi la mangonada è un’icona dello street food rinfrescante, servita in bicchieri trasparenti che mettono in mostra i colori vividi e l’effetto “marmorizzato”.


