Tra il 2025 e il 2029, si stima che po-co più di 3 milioni di italiani lasce anno il mondo del lavoro, il 12,5%. In pensione la maggioranza, ma anche altri motivi: ritiro volontario, perdita dell’impiego, trasferimento all’estero.
Estrapolando dati Unioncamere, l’Ufficio studi della Cgia di Mestre specifica: poco più della metà, il 53%, sono nel privato, il 25% nella P.A e il 22% autonomi.
Cgia parla di “esodo” e di “fuga” mai visti fino ad ora, che avranno dscrviani”conseguenze sociali, economiche e occupazionali di portata storica in Italia”.



