Livorno, la forza di Igor Protti nel giorno della gioia

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Dove eravamo rimasti? Ah si: 2 maggio 2021, Livorno-Pro Sesto 0-2, ultima scia velenosa del viaggio sulle montagne russe con Aldo Spinelli: dalle fantastiche vette della serie A e della Coppa Uefa, fino a un fallimento pilotato da personaggi arrivati per addentare una preda già spolpata.

Il viaggio dei professionisti si chiuse qui, e per oltre 4 anni siamo stati costretti a viaggi su campi con l’alopecia, dove il pallone rischiava di far danni ai trattori o finire in mezzo ai funghi porcini.

Ci sono viaggi che si fanno con un unico bagaglio, il cuore. E oggi c’è solo da ringraziare chi è rimasto sul pezzo, mettendoci cuore, energie e soldi. Da Paolo Toccafondi a Joel Esciua che nell’ultima stagione non ha badato a spese pur di riportare questa maglia in serie C, da chi in questi 4 anni ha indossato la nostra maglia, fino a quei tifosi che non hanno mai mollato. Ma proprio mai. Anche adesso che magari il Livorno non va più di moda e qualcuno si sentiva dire «ma cosa ci vai a fare allo stadio?».

Quei 7000 che ieri hanno colorato di amaranto lo stadio, sono il frutto di chi ha resistito per amore della maglia. Devono andarne fieri.