Tajani, cristiani elemento di stabilità in Medio Oriente

0
7
tajani
tajani

Durante un incontro al Meeting di Rimini, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha sottolineato l’importanza dei cristiani come “elementi di stabilità” in Medio Oriente. Commentando gli attacchi alla chiesa della Sacra Famiglia a Gaza e in Cisgiordania, Tajani ha chiarito che la posizione italiana non privilegia la vita di un palestinese cristiano rispetto a quella di un musulmano, ma riconosce il ruolo cruciale delle comunità cristiane per l’equilibrio regionale.

“È fondamentale proteggere la loro presenza”, ha affermato. Sul fronte ucraino, Tajani ha escluso l’invio di truppe italiane, proponendo però un contributo per lo sminamento, grazie all’esperienza del Paese. Ha ribadito il sostegno a una pace giusta che garantisca l’indipendenza dell’Ucraina, sottolineando l’impegno per favorire un incontro diretto tra Zelensky e Putin. “Non ho mai creduto a un accordo in pochi giorni, il tunnel è ancora lungo”, ha precisato, smentendo aspettative di soluzioni rapide. In Siria, l’Italia promuove la stabilizzazione e l’unità territoriale, strategia condivisa con l’Europa e il G7. Tajani ha evidenziato l’importanza della riunione del G7 degli Esteri, svoltasi nell’anniversario dell’indipendenza ucraina, come segnale di unità internazionale.

“Manderemo altri aiuti e ci saranno altre missioni in Siria, abbiamo rinforzato l’organico della nostra ambasciata a Damasco, lavoriamo con il Nunzio apostolico, l’Italia, anche in occasione del terremoto, fu uno dei Paesi che aiutò di più le popolazioni e lo fece sempre in maniera disinteressata e senza chiedere nulla. Vogliamo essere un punto di riferimento per la Siria e anche nell’ambito del G7 vogliamo un messaggio positivo nei confronti della Siria nella speranza che si possa vincere la partita con gli estremisti”. Così il vicepremier e ministro degli Esteri.