L’Italia punta a dotarsi entro il 2026-2027 del quadro normativo necessario per il ritorno al nucleare di nuova generazione. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, in un’intervista rilasciata a ilsussidiario.net in occasione del Meeting di Rimini, dove parteciperà oggi a un incontro dal titolo ‘Dentro la transizione energetica: quale ruolo per il nucleare?‘. “Attualmente i consumi annui di elettricità nel nostro Paese si attestano a poco più di 300 TWh – ha spiegato – ma considerando lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, l’elettrificazione della mobilità e la decarbonizzazione del settore immobiliare, gli esperti prevedono nei prossimi 15-20 anni un sostanziale raddoppio dei consumi. Per questo motivo dobbiamo ragionare sul nucleare di nuova generazione: non possiamo pensare di soddisfare la crescente domanda solo con fotovoltaico ed eolico, che hanno anche un problema di intermittenza”. Il Consiglio dei ministri ha gia’ approvato a febbraio il disegno di legge delega sul “nucleare sostenibile”, che a fine luglio ha ricevuto il via libera della Conferenza unificata.
“Dopo la pausa estiva il provvedimento approdera’ in Parlamento – ha ricordato Pichetto – e ci auguriamo che il percorso si concluda entro la fine del 2026 o l’inizio del 2027, così da definire il quadro giuridico indispensabile per la produzione di energia nucleare in Italia”.


